Roma, dopo 20 anni finiscono all’asta tre parcheggi interrati, ma mai ultimati da 627 posti: dove sorgeranno

Roma, il parcheggio tra via Lodi e via Penazzato, foto Google Maps

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Dopo oltre vent’anni di abbandono e fallimenti societari, Roma tenta di rimettere in moto tre grandi parcheggi interrati mai ultimati, per un totale di 627 posti auto complessivi. L’Assemblea Capitolina, con la deliberazione n. 238 del 30 settembre 2025 (il documento è stato reso pubblico solo quest’oggi, 28 ottobre), ha dato il via libera all’asta pubblica per cedere i diritti di superficie e completare le strutture rimaste sospese tra cemento e burocrazia. Gli interventi riguardano tre aree strategiche: via Luigi Lodi (quartiere Tuscolano, Municipio VII), via Dino Penazzato – via Sorel (Quarticciolo, Municipio V) e via Pietro Ottoboni – Largo San Giuseppe Artigiano (Casal Bertone, Municipio V).

627 posti auto complessivi: una boccata d’ossigeno per la viabilità locale

Nel dettaglio, il parcheggio più grande si trova in via Luigi Lodi, dove sono previsti 499 posti auto interrati. Le altre due autorimesse 56 posti in via Penazzato/Sorel e 72 posti in via Ottoboni – completano il piano di rilancio del vecchio “Programma Urbano Parcheggi”, approvato a fine anni ’80 ma mai arrivato a compimento.
I lavori, fermi da oltre un decennio a causa dei fallimenti delle società Plauto S.r.l. e Sile S.r.l., saranno ora rimessi sul mercato tramite una gara competitiva al rialzo, così da individuare un nuovo concessionario che subentrerà alle curatele fallimentari e completerà le opere a proprie spese.

Aste pubbliche e valori base: si parte da 4,5 milioni di euro complessivi

Roma ha stabilito che il valore di partenza delle aste corrisponderà alle perizie sui manufatti esistenti, aggiornate e deprezzate del 30% per tenere conto dello stato di degrado delle strutture.
I valori base individuati sono: € 3.544.963,07 per il parcheggio di via Luigi Lodi (Tuscolano), € 918.634,96 per via Pietro Ottoboni (Casal Bertone) e € 68.766,22 per via Penazzato/Sorel (Quarticciolo).

Il totale complessivo sfiora dunque i 4,5 milioni di euro. L’importo sarà destinato ai rispettivi fallimenti, come stabilito dai giudici delegati, mentre il nuovo concessionario dovrà sostenere i costi di completamento e gestione dell’opera, acquisendo il diritto di superficie sull’area per 90 anni.

Nessun costo per il Comune, opere a carico dei privati

Uno degli aspetti più significativi della delibera riguarda l’impatto economico per Roma Capitale: l’intervento non comporterà alcuna spesa pubblica. Tutti i costi di completamento, sicurezza e ripristino saranno interamente a carico dei futuri concessionari, selezionati con procedure ad evidenza pubblica e controlli tecnici stringenti.
Il Campidoglio ha voluto così tutelare l’interesse collettivo: recuperare tre grandi aree degradate, restituire posti auto ai quartieri congestionati dal traffico e farlo senza pesare sul bilancio comunale.

Gara telematica e tempi previsti: l’aggiudicazione entro la primavera 2026

Le curatele fallimentari, con l’autorizzazione del Tribunale, gestiranno le vendite secondo le regole dell’articolo 107 della Legge Fallimentare. Le aste si svolgeranno in modalità telematica sul Portale delle Vendite Giudiziarie, garantendo pubblicità e trasparenza. Il calendario prevede la pubblicazione dei bandi entro fine 2025 e la conclusione della prima procedura nella primavera del 2026. In caso di aste deserte, sono già programmati tre esperimenti successivi, con ribassi progressivi del 20% a ogni tornata.

Par condicio creditorum e legalità amministrativa

La delibera capitolina ha anche risolto una complessa questione giuridica legata ai crediti vantati da Roma Capitale nei confronti delle società fallite. Il Comune, infatti, ha scelto di rinunciare a un recupero diretto e privilegiato, per non violare il principio di parità tra creditori (la cosiddetta par condicio creditorum).
Tale scelta, spiegano gli uffici, tutela la correttezza amministrativa e previene possibili contenziosi con le curatele o altri creditori. In concreto, Roma potrà recuperare le somme dovute solo attraverso i riparti delle procedure fallimentari, come previsto dalla legge, ma nel frattempo vedrà riattivati tre interventi di pubblica utilità rimasti per anni nel limbo.

Rigenerazione urbana e nuova mobilità nei quartieri popolari

I tre parcheggi sorgeranno in aree urbane oggi degradate o sottoutilizzate. In particolare, via Penazzato/Sorel, nel cuore del Quarticciolo, rappresenta un nodo critico per la sosta e la viabilità del quadrante est. A Casal Bertone, la struttura di via Ottoboni si trova accanto a scuole e uffici pubblici, dove la domanda di parcheggi supera di gran lunga l’offerta. Infine, via Luigi Lodi, a due passi da via Tuscolana e dalla metropolitana A, potrà alleggerire la pressione del traffico pendolare verso il centro città.

Le nuove concessioni prevedono non solo il completamento delle autorimesse, ma anche interventi di riqualificazione urbana e sicurezza del contesto stradale, inclusi marciapiedi, illuminazione e spazi verdi di contorno.

Un ritorno alla pianificazione, con lo sguardo al futuro

Con questa decisione, l’amministrazione tenta di chiudere uno dei capitoli più lunghi e controversi del “Piano Urbano Parcheggi”, avviato oltre trent’anni fa e rimasto per molti versi incompiuto. Se le aste andranno a buon fine, Roma potrà finalmente trasformare tre cantieri-fantasma in infrastrutture concrete, migliorando la mobilità locale e valorizzando aree urbane dimenticate.
Un banco di prova, dunque, non solo per la gestione del patrimonio comunale, ma anche per la capacità del Campidoglio di coniugare legalità, efficienza e rigenerazione urbana in un unico atto di governo.

Roma, il parcheggio di Largo Artigiano, foto Google Maps
Roma, il parcheggio di Largo Artigiano, foto Google Maps -www.7colli.it