Roma, dopo 28 anni parte la riqualificazione dell’Esquilino tanto cara a Rutelli: ok di Rocca e Gualtieri

Roma, sullo sfondo il quartiere Esquilino, in primo piano l'ex sindaco di Roma Francesco Rutelli, il sindaco attuale Roberto Gualtieri, il governatore del Lazio, Francesco Rocca

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Roma, dopo ben 28 anni di stallo prende il via la riqualificazione urbana dell’Esquilino, uno dei quartieri storici più simbolici della Capitale. Il progetto, siglato nel lontano 1998 tra il Ministero dei Lavori Pubblici e il Comune di Roma, era stato approvato ufficialmente con un’ordinanza sindacale di Francesco Rutelli, il due volte ex sindaco capitolino Poi, successivamente, rimaneggiato nel 2015 dall’ex sindaco PD Ignazio Marino, poi defenestrato dal Governo Renzi, attuale eurodeputato Verdi e Sinistra Tuttavia, nonostante le buone intenzioni dell’epoca, e i successivi rimaneggiamenti, tutto era rimasto sulla carta. Solo oggi, grazie all’intesa tra il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il piano riceve il via libera operativo.

Un’intesa politico-amministrativa per sbloccare il cantiere

Il segnale concreto della ripartenza è arrivato con la designazione di un nuovo rappresentante della Regione Lazio all’interno del Collegio di Vigilanza, organo previsto dall’accordo di programma per supervisionare i lavori. A ricoprire questo incarico sarà l’architetto Alessandro Salatino, funzionario della Direzione Regionale Urbanistica, dipendente a diretto comando della Giunta regionale Rocca. La sua nomina rappresenta l’ultimo passaggio necessario per rimettere in moto la macchina amministrativa e avviare finalmente gli interventi sul campo. Una nomina che segna un cambio di passo e una forte volontà politica di procedere.

Esquilino, cuore multietnico e storico della città

Il progetto interessa un’area centrale di Roma, il rione Esquilino, noto per la sua identità storica e per essere uno dei quartieri più multietnici della città. L’intervento si concentra in particolare nella zona di Piazza Vittorio Emanuele II e nelle vie adiacenti, che da anni versano in condizioni critiche. L’obiettivo è quello di migliorare la qualità urbana e restituire decoro e funzionalità a un’area che rappresenta un punto nevralgico per residenti, turisti e attività commerciali.

Gli interventi previsti: tra recupero e valorizzazione

Il piano prevede sei interventi di risanamento strutturale sulle parti comuni di edifici privati. Contrassegnati dalle sigle A2, A3, A4, A6, A7 e A8, situati tutti nei pressi di Piazza Vittorio. Oltre al recupero edilizio, sono in programma opere pubbliche di grande impatto. Il rifacimento dellarredo urbano e dei sottoservizi in via Merulana. La riqualificazione dei portici e dei sottoservizi della stessa piazza Vittorio. La sistemazione dei giardini di via Carlo Felice, il restauro delle Mura Aureliane, della Porta Sanare e del Giardino dell’Acquario. Un insieme coordinato di interventi pensato per dare nuova vita all’intero quadrante urbano.

Un piano ambizioso per il futuro della Capitale

La ripartenza del progetto Esquilino rappresenta molto più di un intervento locale: è il simbolo di una possibile rinascita per Roma. Dopo anni di ritardi, rimpalli burocratici e promesse non mantenute, l’intesa tra Comune e Regione riapre la strada a un nuovo modello di collaborazione istituzionale. Un modello che punta non solo al recupero materiale dei luoghi, ma anche alla valorizzazione culturale e sociale di uno dei quartieri più rappresentativi dell’identità romana. Un tassello fondamentale per una città che vuole tornare a guardare avanti.