Roma, dopo l’esplosione parte la gara di solidarietà-lampo per ricostruire villa De Sanctis

Era l’alba del 4 luglio quando il silenzio di via dei Gordiani, a Roma Est, è stato squarciato da una violentissima esplosione. Un distributore di GPL, situato a pochi metri da uno dei cuori pulsanti del quartiere – il centro sportivo di Villa De Sanctis – è esploso improvvisamente, proiettando detriti e fiamme in ogni direzione. L’onda d’urto ha colpito in pieno il circolo sportivo, devastando in pochi istanti anni di lavoro, progetti, attività e speranze. Una tragedia sfiorata: per fortuna, nessuna vittima, ma i danni sono incalcolabili.
Roma, quel polmone verde e sociale ridotto in macerie
Villa De Sanctis non è solo un centro sportivo. È un punto di riferimento sociale, culturale e formativo per centinaia di famiglie del quadrante est della Capitale. Campi da tennis, piscine, spogliatoi e aree comuni erano il cuore di un progetto comunitario che da anni univa sport e inclusione. Oggi quel cuore è fermo.

I campi sono ricoperti di calcinacci e vetri, le piscine rese inutilizzabili dall’esplosione, le strutture lesionate in più punti. Il centro estivo, che solo poche ore prima ospitava decine di bambini e animatori, è stato evacuato per miracolo. Gli edifici sono stati dichiarati inagibili. Per ricostruire la villa e il centro sportivo è partita la gara di solidarietà, per parteciparvi, clicca qui.
La risposta di Roma: solidarietà immediata
Ma se l’esplosione ha colpito duro, la risposta del territorio è stata immediata. In poche ore, sui social si è scatenata una vera e propria ondata di solidarietà. Genitori, ex allievi, sportivi, cittadini comuni: tutti uniti per sostenere la rinascita del centro. In meno di 24 ore è partita una raccolta fondi con un obiettivo preciso: restituire a Villa De Sanctis il suo ruolo di presidio educativo e sportivo. Decine di messaggi, donazioni, offerte di aiuto: una corsa contro il tempo per salvare l’estate dei più piccoli e ridare speranza a un intero quartiere.
Ricostruire non sarà facile
I danni strutturali sono ingenti e i tempi di ricostruzione tutt’altro che brevi. Sarà necessario ripristinare le aree sportive, mettere in sicurezza gli edifici, sostituire le attrezzature distrutte, ricreare spazi sicuri per bambini e famiglie. Si parla di mesi di lavori e di investimenti pesanti. Senza un intervento corale, il rischio è che uno dei pochi spazi aggregativi del territorio resti chiuso per troppo tempo, con conseguenze profonde per il tessuto sociale. Il circolo, gestito da anni con passione e sacrifici, lancia un appello chiaro: serve l’aiuto di tutti.

Non solo sport: un simbolo da difendere
Difendere Villa De Sanctis significa molto di più che rimettere in piedi un centro sportivo. Significa salvaguardare un luogo che, per tanti, rappresenta identità, appartenenza, crescita. Qui si sono formati giovani atleti, ma soprattutto cittadini. Qui si sono intrecciate storie, amicizie, percorsi di integrazione. Lasciare che tutto questo svanisca sotto le macerie significherebbe arrendersi all’indifferenza. Ma Roma Est ha già scelto: non resterà a guardare.
Un gesto che conta
Ogni contributo, anche minimo, può fare la differenza. Chiunque abbia mai varcato il cancello di Villa De Sanctis – anche solo per un pomeriggio – sa cosa rappresenti per il territorio. La gara di solidarietà è appena cominciata, e la posta in gioco è alta: restituire futuro, dignità e bellezza a un luogo che appartiene a tutti. La ricostruzione non sarà solo fisica, ma anche morale. Perché Villa De Sanctis è viva, anche sotto le macerie.