Roma, Dybala resta in panchina: salta Cremona, in campo (forse) per il Napoli
Paulo Dybala vede i compagni dal bordo campo, ma la maglia resta piegata nello spogliatoio. L’argentino continua a lavorare a parte a Trigoria dopo la lesione di medio grado al bicipite femorale sinistro, rimediata subito dopo il rigore fallito contro il Milan a inizio novembre. I segnali sono buoni, il dolore è in calo, la corsa è tornata fluida. Ma non basta. Gasperini, insieme allo staff medico, ha tracciato la linea: niente convocazione per Cremona. Troppo alto il rischio di una ricaduta, troppo vicino l’obiettivo vero: il Napoli, il 30 novembre.
Roma, basta roulette con i muscoli di Dybala
Dietro la prudenza c’è una decisione politica, non solo sanitaria. Negli ultimi anni Dybala ha vissuto un’infinita catena di stop, ripartenze, nuovi stop. Ogni volta un dicembre da reinventare, ogni volta una Roma costretta a cambiare pelle. Stavolta no. Il club vuole blindare il suo tesoro tecnico, soprattutto ora che la squadra difende il primo posto in classifica e ha davanti un calendario ad altissima tensione. L’argentino scalpita, spinge, chiede di accelerare i tempi, ma la linea è chiara: rientrare sì, rientrare in emergenza no. Meglio perderlo a Cremona che rischiare di non averlo sotto Natale.
Bailey in gestione: il jolly per l’Europa
La cautela non riguarda solo la Joya. Anche Leon Bailey continua con un programma personalizzato, senza forzare. Il giamaicano sta meglio, le sensazioni sono positive, ma la Roma ha imparato a sue spese che con lui i rientri anticipati sono una trappola. L’idea è di riaverlo direttamente in Europa League, nella sfida contro il Midtjylland, quando Gasperini spera di ritrovarsi finalmente con un reparto offensivo degno del nome. Niente strappi, niente corse contro il tempo: Bailey è considerato l’uomo in grado di spaccare le partite a gara in corso, ma solo se arriva al momento clou con il motore integro.
L’ora di Ferguson: da riserva di lusso a uomo-copertina
E così a Cremona il peso dell’attacco finirà sulle spalle di Evan Ferguson. Niente paracadute: con Dovbyk fermo fino al 2025 e Dybala ai margini, l’irlandese non è più un semplice investimento per il futuro, ma il presente nudo e crudo della Roma. Gasperini gli ha chiesto tre cose: continuità, presenza, carattere. Finora sono arrivate solo a tratti, lampi più che certezze. Ma ora l’alibi dei minuti contati è finito. Le prossime settimane possono ridisegnare la sua carriera: o diventa il centravanti che la Roma cercava, o torna a essere un talento in attesa di consacrazione.
Cremona, ultima curva prima della “vera” Roma
Dentro questo quadro, Cremona diventa molto più di una semplice trasferta. È il test di maturità per una squadra che deve dimostrare di saper vivere anche senza le sue stelle più luminose. Gasperini spera che sia l’ultima curva prima di rivedere la Roma quasi al completo: Dybala pronto a riaccendere la fantasia contro il Napoli, Bailey a dare profondità in Europa, Ferguson magari con il peso di qualche gol in più sulle spalle. Se la Roma regge adesso, con gli uomini contati, il ritorno dei titolari potrebbe trasformare un buon autunno in una stagione da ricordare.