Roma, è degrado Capitale: ennesima denuncia di Legambiente, inesorabile declino

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Ennesima denuncia di Lagambiente su Roma. “La Capitale è in fondo alla classifica per performance ambientali e ci è arrivata con un lento e inesorabile declino durato 15 anni. I numeri aggiornati al 2020 continuano a rendere evidente quanto tempo si sia perso senza costruire elementi virtuosi. Sia sulla gestione dei rifiuti, sulla cura del verde, sulla mobilità sostenibile, sullo sviluppo delle energie rinnovabili. Insomma, un tracollo totale per Roma che con questi numeri è un peso che grava in termini di inquinamento sul proprio territorio, sul Lazio e sul Paese”. Così Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, commenta i dati del rapporto Ecosistema Urbano 2021.

Appello al nuovo sindaco della Capitale

“Ci rivolgiamo, con questo dossier, in particolare al neo sindaco Gualtieri e alla nuova giunta. Perché con sfide difficilissime come quelle per invertire il trend totalmente negativo di Roma serviranno politiche di altissimo spessore e grande lungimiranza. Affinché la Capitale torni a essere traino nel Paese per performance ambientali, oggi più che mai, anche in considerazione dell’enorme sfida globale che abbiamo di fronte, di contrasto alle emissioni climalteranti e mitigazione delle conseguenze del mutamento climatico”. Il report boccia i capoluoghi del Lazio sulle performance ambientali, dalla qualità dell’aria alla gestione dell’acqua. Dai rifiuti alla mobilità, dall’ambiente urbano all’energia.

Cala persino la differenziata

Rieti poi si piazza al 45esimo posto perdendo alcune posizioni (era al 38esimo nel 2020), Frosinone al 78esimo, Viterbo all’83esimo, Latina al 100esimo. E questo è il terzo dato peggiore d’Italia per dispersione idrica in tutta la provincia, il 67,9% di acqua si perde infatti nelle reti. Roma occupa l’83esimo posto tra i capoluoghi italiani. 15 anni fa, nel 2006 si trovava al 55esimo. Pesano come un macigno i dati negativi che continuano ad emergere su Roma, in particolar modo una nuova piccola flessione nella percentuale di differenziata che dal 45,5 scende al 45,4.