Roma è la Capitale delle imprese italiane, battuta anche Milano

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Dopo gli ottimi risultati del 2023, continua il trend positivo delle imprese di Roma e del Lazio. A differenza della media nazionale il saldo tra nuove aziende ed imprese cessate, nel primo trimestre del 2024, è positivo, con un +1.287. Un dato incoraggiante nonostante la crisi economica resti ancora molto complessa.

Il report

Il report realizzato da Movimprese scatta una fotografia di un’economia laziale tutto sommato in buone condizioni di salute. Un trend che, con i fondi del Pnrr e l’arrivo del Giubileo 2025, dovrebbe addirittura migliorare. La Capitale, nel primo trimestre del 2024, ha registrato il miglior saldo imprenditoriale a livello italiano: 9mila iscrizioni a fronte di 7.713 cessazioni. Nel resto d’Italia c’è stato un saldo complessivo di meno 10.951 imprese. Non solo. A Roma il tasso di crescita registrato è dello 0,29%, in controtendenza rispetto alla media nazionale che è negativa e pari a -0,18%. Il numero totale delle imprese registrate a fine marzo 2024, a Roma e provincia, è pari a 444.295 unità.

Lo studio

Una vera e propria boccata d’aria fresca dopo i dati, mostrati a settembre 2023 in uno studio di Banca d’Italia e Camera di Commercio, che vedevano un’economia romana completamente immobile dal 2008 al 2018. Una ripresa, quella che si sta registrando negli ultimi anni, confermata anche dall’aumento dei nuovi posti di lavoro. Per quanto riguarda le forme giuridiche, a Roma, dominano le società di capitale con oltre 237mila unità iscritte al Registro imprese, seguite dalle ditte individuali e dalle società di persone.

Roma traina il Lazio

Dati, quelli della Capitale, che aiutano il Lazio a essere la prima regione italiana per tasso di crescita delle imprese (+0,17%, unica regione con tasso positivo insieme alla Basilicata) e per saldo attivo: +993 imprese nel primo trimestre 2024 (11.555 le iscrizioni a fronte di 10.562 cessazioni). Il numero totale delle imprese registrate nel Lazio, al 31 marzo 2024, è pari a 600.621 unità. Frosinone ha avuto un saldo negativo di -165 imprese (733 nuove aziende contro 898 cessazioni), Rieti -76 (203 contro 279) mentre Latina registra un + 44 (1029 nuove imprese contro 985 cessate).

Numeri importanti

Questi numeri sono ancora più importanti se si tiene conto, come sottolinea Unioncamere, storicamente, questo periodo registra di frequente saldi negativi, principalmente a causa del concentrarsi alla fine dell’anno di un elevato numero di cessazioni di attività. Un fenomeno di natura tecnico-amministrativa che estende i propri effetti sugli archivi camerali anche nelle prime settimane del nuovo anno, influenzando il dato del primo trimestre.

Il presidente Tagliavanti

“In una situazione generale socio-politica di estrema incertezza e in un quadro economico globale di forte imprevedibilità, i dati diffusi oggi dalla rilevazione di Unioncamere/Infocamere – sottolinea il presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti – inducono a un moderato ottimismo e confermano una tenace dinamicità del nostro tessuto produttivo”