Roma elezioni 2027, Meloni spinge su Malagò: Arianna si sfila definitivamente, il centrosinistra trema su Gualtieri

Roma, Malagò e la premier Giorgia Meloni

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Roma, nei corridoi della sede romana di Fratelli d’Italia, da qualche settimana, si vocifererebbe con sempre meno prudenza la stessa cosa: Giorgia Meloni starebbe spingendo con decisione sul nome di Giovanni Malagò per il Campidoglio. Il condizionale è d’obbligo, perché ufficialmente nessuno “chiude” sul candidato e lo stesso Malagò continua a non sciogliere la riserva. Ma l’impressione politica è che la sua candidatura, da ipotesi suggestiva, stia diventando una pista sempre più concreta per costruire un profilo “anti-Gualtieri” capace di tenere insieme tutto il centrodestra.

Perché Malagò piace a Giorgia (e Arianna): un civico che parla a destra (e ben oltre)

La logica sarebbe semplice: Roma non è una città qualsiasi e il centrodestra, dopo anni di tentativi non sempre convincenti, cercherebbe un nome che non divida prima ancora di partire. Malagò, in questa narrazione, funzionerebbe da “civico di area”: abbastanza riconoscibile per attrarre mondi diversi, ma anche abbastanza vicino ai circuiti istituzionali da sembrare “spendibile” in una sfida pesante. Tradotto per l’elettore comune: un candidato che non suona come il solito politico di professione, ma che potrebbe fare campagna su temi concreti e quotidiani, senza litigare ogni giorno con la propria coalizione.

Il segnale da Palazzo Chigi: Roma è una partita nazionale

Se davvero Meloni starebbe accelerando, sarebbe anche perché la partita romana nel 2027 non sarà solo locale. La Capitale è vetrina, potere simbolico e campo di battaglia mediatico: vincere o perdere a Roma fa rumore in tutta Italia. Ecco perché, secondo indiscrezioni, l’obiettivo sarebbe mettere in campo una figura che regga l’urto delle polemiche, delle emergenze e del “tiro al bersaglio” permanente che ogni sindaco di Roma subisce. In più, un nome forte permetterebbe di partire presto, costruendo consenso quartiere per quartiere, senza arrivare all’ultimo mese con la candidatura improvvisata.

Arianna Meloni si allontana: da sindaca a ruolo “nazionale”

In questo scenario, sfumerebbe la chiacchierata ipotesi Arianna Meloni. Lei stessa, almeno a parole, avrebbe fatto capire di non voler prendere quella strada. E nei soliti giri di corridoio la lettura sarebbe questa: meglio un futuro nazionale che una battaglia durissima a Roma, dove ogni scelta diventa contestazione e ogni cantiere diventa un processo in piazza. Secondo voci che girano negli ambienti politici, Arianna punterebbe piuttosto a un “posto in paradiso” in Parlamento: una collocazione più protetta, più strategica e meno esposta alla guerra quotidiana del Campidoglio.

Il centrosinistra nel dubbio: Gualtieri bis sì, ma con chi?

Il contraltare è un centrosinistra che, almeno oggi, non appare ancora granitico. Gualtieri punterebbe al bis e dentro il Pd molti lo considererebbero il candidato naturale, anche per difendere quanto impostato in questi anni. Ma il punto vero è la coalizione: AvS, i centristi dell’area progressista e gli altri pezzi della galassia romana ci starebbero, ma la domanda è sempre la stessa: il Movimento 5 Stelle appoggerà davvero un Gualtieri bis, con convinzione, o sceglierà di correre da solo (o con un candidato alternativo) per pesare di più? E Virginia Raggi e la sua Lista, con chi correranno? Ancora non è dato saperlo, con certezza.

La partita che conta: chi arriva unito e chi arriva tardi

In politica, spesso, non vince solo chi ha il candidato migliore: vince chi arriva prima con un messaggio chiaro. Se il centrodestra dovesse davvero compattarsi presto su Malagò, potrebbe presentarsi come “l’alternativa pronta”, martellando su sicurezza, trasporti, strade, pulizia e decoro: le cose che la gente vede ogni giorno e su cui Roma si giudica a colpo d’occhio. Il centrosinistra, invece, rischierebbe di consumare mesi a discutere di alleanze e perimetri, lasciando campo libero a una campagna d’opposizione semplice e diretta. E a Roma, quando ti inseguono su problemi concreti, recuperare non è mai facile.