Roma, elezioni 2027, nel centrodestra parte il toto sindaco anti-Gualtieri: in lizza Malagò, Abodi e Angelilli

Roma, elezioni amministrative 2027, nel centrodestra parte il toto sindaco anti-Gualtieri: in lizza Malagò, Abodi e Angelilli, ma non solo. Alla chiusura della kermesse politica romana durata tre giorni organizzata da Fratelli d’Italia al laghetto dell’Eur, il partito guidato da Giorgia Meloni e da sua sorella Arianna ha mostrato i muscoli. Non solo con interventi politici e momenti celebrativi, ma anche con una vetrina politica fin troppo chiara per iniziare a definire le strategie in vista delle comunali romane attese – salvo colpi di scena – per la primavera 2027, in concomitanza con le elezioni politiche nazionali o, in ogni caso, a pochi giorni di distanza da esse.
La scadenza del resto non è così lontana, per i tempi spessi lunghi della politica, per questo il centrodestra ha iniziato a muoversi in anticipo, come si conviene per un appuntamento centrale come quello finalizzato a riconquistare la Capitale d’Italia, passata prima per le mani grilline con la Raggi (2016-2021) poi per quelle dem di Gualtieri (2021-2027).

Roma, il centrodestra si prepara alle elezioni 2027 contro Gualtieri
Roma, si sa, è del resto una sfida decisiva: simbolica, strategica e politica. Il centrosinistra, con Roberto Gualtieri in Campidoglio che punta al bis, dovrà affrontare un avversario che punta a restare ‘ancorato’ alla sua poltrona. È su questo fronte che Fratelli d’Italia e gli alleati stanno cercando il nome giusto per ribaltare il risultato del 2021.
Malagò, il profilo civico che piace al centrodestra per le elezioni di Roma 2027
Nel toto nomi dei candidati di centrodestra da candidare a sindaco contro Gualtieri nel 2027 di cui si è parlato proprio ai margini della kermesse politica di FdI, quello di Giovanni Malagò è il più sorprendente. L’ex presidente del Coni rappresenterebbe un’opzione di rottura rispetto ai soliti nomi politici.
Manager navigato, con una reputazione costruita nello sport e nelle istituzioni, Malagò potrebbe calamitare voti anche tra i delusi del centrosinistra e tra i moderati. E diventare un diretto concorrente della Lista Civica moderata annunciata alla stampa, da pochi giorni, dall’assessore allo Sport di Roma, Alessandro Onorato.
Anche Abodi e Angelilli tra i nomi forti del centrodestra anti-Gualtieri per le elezioni 2027
Accanto a Malagò, restano in campo figure più radicate nel mondo politico. Una di queste è Andrea Abodi, attuale ministro dello Sport. Il suo nome circola da mesi e ha il vantaggio di poter contare su una doppia legittimazione: quella governativa e quella romana, avendo già lavorato a stretto contatto con la città.
Roberta Angelilli, vicepresidente della Regione Lazio e assessora nella giunta Rocca, è un’altra opzione sul tavolo. Volto noto del centrodestra, con un solido radicamento nei territori e una lunga esperienza tra Bruxelles e via della Pisana, la sua candidatura avrebbe il vantaggio di unire il partito e consolidare il legame con l’elettorato più fedele.
Arianna Meloni e Rampelli: le tentazioni interne destinate a restare tali?
Non si può ignorare poi il nome di Arianna Meloni. Sorella della premier e figura di spicco nell’organizzazione del partito romano, viene evocata ciclicamente come possibile candidata. Ma ogni volta il suo nome viene prudentemente accantonato: il Campidoglio resta una sfida difficile, spesso ingrata, e coinvolgerla direttamente vorrebbe dire esporre la famiglia Meloni a un rischio politico costante.
Diverso il caso di Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e storico dirigente della destra romana. Rampelli ha già iniziato la sua personale marcia verso il 2027, giocando d’anticipo con dichiarazioni e battaglie simboliche. Dalla sua base nel VI Municipio, costruisce un racconto alternativo della Capitale, puntando su sicurezza, decoro e identità.
Calenda si sfila, Ciocchetti resta… ‘in ascolto’
Mentre il centrodestra si prepara alla sfida, dal centro arriva una chiusura. Carlo Calenda, leader di Azione e già candidato nel 2021, ha ribadito su X di non essere interessato alla corsa: «Sono impegnato solo sulla costruzione di un centro liberale». Una dichiarazione che sembra spegnere le voci su una possibile apertura verso la coalizione di destra.
Intanto, nella galassia meloniana, si registra anche la disponibilità di Luciano Ciocchetti. Deputato e volto storico della destra cattolica romana, resta in ascolto, pronto a giocare le sue carte se il partito dovesse cercare un nome di sintesi.
Strategia e scenari
In attesa delle elezioni, previste per la primavera del 2027, il centrodestra romano si muove in anticipo. La scadenza coinciderà, con ogni probabilità, con le politiche nazionali: una doppia sfida che impone scelte mirate e candidati in grado di reggere l’impatto mediatico e amministrativo.
Fratelli d’Italia è intenzionata a chiudere il cerchio su Roma, ultimo grande baluardo rosso del Paese. Per riuscirci, dovrà evitare divisioni interne e trovare un volto capace di parlare non solo agli elettori di destra, ma anche a quella fascia di cittadini stanchi di un’amministrazione che, pur senza scandali, fatica ancora a imprimere una svolta alla città.