Roma, ennesimo incendio rifiuti al Viadotto dei Presidenti: poco distante operazioni di sgombero e bonifica

Incendio rifiuti al Viadotto dei Presidenti a Roma

Non c’è pace per gli abitanti che affacciano sul Viadotto dei Presidenti a Roma. Questa mattina è divampato l’ennesimo incendio di rifiuti sotto al cavalcavia. Sul posto è intervenuta la Polizia Roma Capitale. L’incendio era di piccole dimensioni e ha coinvolto rifiuti abbandonati, proprio di fianco i lavori per la creazione della pista ciclabile. In concomitanza, poco distante, era in corso uno sgombero di occupanti abusivi con rimozione dei rifugi di fortuna.

Incendio al Viadotto dei Presidenti

Intorno alle 11 di questa mattina è divampato un incendio di rifiuti sul Viadotto dei Presidenti a Roma. Il rogo, di piccole dimensioni, si è originato sotto al ponte che porta al quartiere di Vigne Nuove. Fumo bianco e nero hanno, nei momenti iniziali dell’incendio, creato una colonna di fumo che ha reso l’aria, in quel tratto irrespirabile. Solo 20 giorni fa un altro incendio, di medie dimensioni, aveva coinvolto un altro accampamento abusivo poco distante da questo. In quel caso, il rogo, era divampato all’interno di una cabina elettrica per la media tensione, adibita a rifugio di fortuna.

Sgomberi e bonifiche

Poco distante a quest’ultimo incendio, erano in corso, in concomitanza, le operazioni di sgombero e bonifica di un altro accampamento abusivo, in via Amalia Bettini, al di sotto del Viadotto. Qui gli stessi agenti della Polizia Roma Capitale del III gruppo Nomentano, intervenuti sul luogo dell’incendio, erano intenti, assieme alle ditte, allo sgombero dell’area. Anche in questo tratto, quest’estate, c’è stato un vasto incendio di rifiuti e accampamenti con anche esplosione di bombole.

Nuovi accampamenti

La nostra Redazione aveva inoltre segnalato, la scorsa settimana, la formazione di nuovi accampamenti abusivi sul Viadotto dei Presidenti nel tratto vicino ad un piccolo benzinaio, proprio a ridosso del parco di largo Labia. “Chiediamo che gli accampamenti vengano rimossi, che l’area venga interamente bonificata e ci sia un progetto per valorizzare la zona. Respiriamo in continuazione i fumi di questi roghi tossici”, spiega una residente della zona.