Roma, ennesimo scippo nel VII Municipio, i residenti: “È peggiorato tutto, non ci ascolta nessuno”

Nella mattinata di mercoledì 24 luglio 2025, intorno alle 9:30, una donna è stata vittima di un tentativo di scippo in via Messala Corvino, a Roma, a pochi passi dall’isola pedonale di via Flavio Stilicone. L’aggressore, un ragazzo identificato come sudamericano, è stato fermato solo grazie al coraggioso intervento di un cittadino che ha rincorso il giovane malvivente per recuperare la borsa. Nell’inseguimento, però, l’uomo è caduto rovinosamente a terra. I carabinieri sono intervenuti rapidamente, ma il ladro è riuscito a dileguarsi nei pressi di via Ponzio Cominio, forse trovando rifugio in un condominio.
Il comitato Isola pedonale di via Flavio Stilicone – Comitato per la valorizzazione ha espresso ferma condanna per l’episodio, manifestando solidarietà alla vittima e al cittadino intervenuto. Ma l’intervento del comitato non si è limitato a questo: ha anche criticato l’inerzia di chi era presente e ha assistito all’aggressione senza muovere un dito.

“Questa è la criminalità che vogliamo combattere”, si legge nel loro comunicato su Facebook. “Senza se e senza ma. Non possiamo accettare il silenzio e l’indifferenza”.
Nello stesso giorno, la redazione de Il Nuovo 7 Colli ascoltava un residente della zona Quadraro raccontare un ulteriore tentativo di scippo, stavolta tra adolescenti.
La voce dei residenti del VII Municipio
Nel tentativo di restituire uno sguardo autentico e non mediato sulla quotidianità del VII Municipio, noi di 7Colli siamo tornati per le strade, videocamera alla mano, a raccogliere parole, sguardi, sospiri. Nessuna narrazione precostituita, nessuna cornice preimpostata: solo la realtà così com’è, filtrata esclusivamente dalle voci di chi la vive.
Molti, per timidezza o per paura, hanno preferito non comparire in video. Ma non hanno rinunciato a farsi sentire. “Da cinque anni a questa parte è peggiorato tutto. Sono nata e cresciuta in questo quartiere”, racconta una residente. “È vero, vent’anni fa esistevano altre forme di criminalità, ma erano strutturate, invisibili, quasi silenziose. Oggi, invece, è tutto alla luce del sole, fuori controllo. Forse è la società, forse è proprio il disinteresse”.
E un’altra voce si aggiunge: “Per non parlare dei secchioni mancanti. Qui in via Calpurnio Fiamma non sono sufficienti. Ce ne vorrebbero almeno il doppio”.
Nel video, alcuni cittadini denunciano con forza lo stato in cui versa il quartiere: “Assolutamente no, non sta migliorando nulla”, dice una residente. Una commerciante con oltre trent’anni di attività nell’area commenta: “Ora c’è un degrado assurdo. L’isola pedonale – di via Flavio Stilicone, ndr – ha peggiorato le cose: la notte si ubriacano, c’è spaccio. Lo sanno tutti, ma nessuno interviene”.
C’è chi ricorda come il quartiere fosse diverso, chi denuncia un’isola pedonale divenuta ritrovo notturno ingestibile, chi osserva con rassegnazione il contrasto netto tra una parte della città che splende e un’altra che sembra dimenticata.
Ma non si tratta di episodi isolati. La sensazione di abbandono si allarga a vista d’occhio, toccando progressivamente nuove zone del VII Municipio. Sempre più residenti segnalano situazioni di incuria, degrado materiale e spazi pubblici lasciati a se stessi. Alcuni casi sono diventati ormai simbolici:
- Piazza dei Consoli è spesso trasformata in dormitorio all’aperto durante la notte, tra bottiglie e chiasso.
- Lungo Viale Don Bosco, i marciapiedi appaiono sporchi, con rifiuti abbandonati e arredi urbani danneggiati.
- In Piazza Don Bosco, le panchine sono rotte, ci sono rifiuti ovunque.
- In Viale Tito Labieno, i vecchi dehors chiusi si sono trasformati in ripari di fortuna, spesso occupati fino a tarda sera.
- Piazza dei Tribuni presenta chioschi inattivi e presenze fisse non autorizzate, che alterano la vivibilità dello spazio pubblico.
- Il piazzale del liceo Bertrand Russell, nonostante la chiusura estiva dell’istituto, è regolarmente invaso da sporcizia, bottiglie vuote, frammenti di vetro e scritte vandaliche. Nelle ore serali è diventato punto di ritrovo per gruppi che bivaccano indisturbati.
Tutti i residenti hanno un unico desiderio in comune: parlare bene del quartiere dove sono nati e cresciuti, ma è impossibile voltarsi dall’altra parte di fronte a dei problemi così lapalissiani.
In sottofondo, la domanda mai esplicitata ma onnipresente: chi ascolta davvero queste persone?