Roma, esplosione in via dei Gordiani: prime diossine nei risultati di ARPA Lazio


Un incendio scoppiato la mattina del 4 luglio 2025 in via dei Gordiani, a Roma, ha causato l’esplosione di un distributore di carburante nel cuore del quartiere Prenestino. L’evento, che ha generato una densa nube visibile a chilometri di distanza, ha spinto ARPA Lazio a intervenire immediatamente con un sopralluogo e l’installazione di un campionatore per il controllo della qualità dell’aria.

I tecnici hanno attivato il protocollo previsto in caso di eventi di questo tipo: cercare la presenza nell’aria di sostanze pericolose come diossine, IPA (idrocarburi policiclici aromatici) e PCB (policlorobifenili). Il primo campione, raccolto tra il 4 e il 5 luglio, ha già fornito un dato rilevante: la concentrazione di diossine-TEQ è risultata pari a 1 pg/m³.

Cosa significa il dato di ARPA Lazio rilevato in via dei Gordiani

L’OMS, nel documento Air quality guidelines for Europe (2000), considera 0,1 pg/m³ come valore medio atteso in ambito urbano. Concentrazioni oltre i 0,3 pg/m³ sono già considerate indice di un’emissione localizzata anomala. Il valore registrato da ARPA Lazio (1 pg/m³) è quindi significativamente più alto e suggerisce un impatto diretto dell’incendio sulla qualità dell’aria.

Anche gli IPA sono sotto osservazione: il benzo(a)pirene, l’unico composto normato, ha mostrato un valore di 0,1 ng/m³, contro un limite medio annuo di 1 ng/m³. Sebbene non si superi il limite previsto, questo tipo di valore va considerato con attenzione, poiché rilevato in condizioni eccezionali e non su media annuale.

Le analisi sui PCB sono ancora in corso, ma ARPA ha già precisato che anche per questa sostanza non esistono limiti di legge specifici per l’aria ambiente. Secondo l’OMS, le concentrazioni possono variare da 3 pg/m³ in zone non industriali fino a 3.000 pg/m³ in aree urbane o industriali.

Come di consueto, i dati raccolti da ARPA Lazio sono stati condivisi con l’autorità sanitaria e pubblicati sul sito ufficiale www.arpalazio.it, oltre che divulgati attraverso i canali social dell’Agenzia.