Roma, esplosione in via Pelizzi: come stanno i due operai feriti

Il padre di 75 anni ha riportato le ferite peggiori: ustioni in diverse parti del corpo e per questo è stato ricoverato presso il reparto di terapia intensiva del Centro Grandi Ustionati del Sant’Eugenio di Roma con prognosi riservata.
Il figlio di 41 anni, invece, ha riportato ferite più rilievi, per questo è stato medicato e dimesso nel pomeriggio. Ora resta l’apprensione per il papà.

L’esplosione
Una forte esplosione ha scosso questa mattina, martedì 19 agosto, una palazzina di viale Bruno Pelizzi, nel quartiere di Cinecittà Est. A provocarla è stato lo scoppio di una bombola di gas utilizzata durante alcuni lavori di ristrutturazione all’interno di un bed and breakfast situato al secondo piano dell’edificio. L’incidente ha causato il ferimento grave di due operai, padre e figlio, entrambi italiani.
I due sono stati immediatamente soccorsi dal personale medico del 118 e trasportati in codice rosso all’Ospedale Sant’Eugenio di Roma, specializzato nel trattamento delle ustioni. Le loro condizioni vengono definite critiche, soprattutto per l’uomo di 41 anni, che ha riportato le lesioni più estese.
Evacuata l’intera palazzina
L’esplosione ha generato panico tra i residenti, spaventati dal boato udito intorno alle 11. Per motivi di sicurezza, le forze dell’ordine e i vigili del fuoco hanno disposto l’evacuazione immediata di circa 15 persone che si trovavano all’interno della palazzina. L’evacuazione si è svolta senza ulteriori problemi, mentre i tecnici hanno verificato la stabilità dell’edificio e l’assenza di altre criticità legate all’impianto del gas.
Intervento delle autorità
Sul luogo sono intervenuti i vigili del fuoco, le volanti del commissariato Tuscolano e il personale sanitario. La zona è stata transennata e l’appartamento in cui si stava lavorando è stato posto sotto sequestro. La misura si è resa necessaria per consentire agli investigatori di chiarire le dinamiche dell’incidente e verificare la presenza di eventuali responsabilità.
Ipotesi sulle cause
Secondo una prima ricostruzione, la deflagrazione potrebbe essere stata causata da un ritorno di fiamma durante l’utilizzo della bombola. Saranno le verifiche tecniche a stabilire se siano stati rispettati i protocolli di sicurezza e se l’attrezzatura fosse in condizioni idonee. Gli ispettori del lavoro della Asl hanno avviato un’indagine per accertare le circostanze dell’incidente, trattandosi a tutti gli effetti di un infortunio sul lavoro.