Roma, fabbrica di falsi corsi di formazione per i fondi PNRR: maxi truffa da 1,8 milioni

Due aziende di Roma e un professionista capitolino sono finiti al centro di una colossale truffa fiscale da 1,8 milioni di euro. Corsi di formazione mai tenuti, documenti completamente falsi, attestati inventati: tutto per permettere a imprese friulane di ottenere crediti d’imposta inesistenti.
Il caso, scoperto dalla Guardia di Finanza di Udine, ha portato a sequestri per 660.000 euro. Il resto, se confermato, sarà oggetto di confisca definitiva.

A Roma si costruiva la truffa
Altro che formazione del personale. Dietro le carte, nessun corso. Nessun insegnante, nessuna lezione. Solo una montagna di carta falsa.
A produrre i falsi, due aziende con sede a Roma che – secondo quanto emerso dall’indagine “Fake School” – avrebbero fabbricato a tavolino tutta la documentazione utile a giustificare la formazione, mai svolta, del personale di alcune imprese friulane.
Parliamo di registri delle presenze compilati a posteriori, calendari inventati, slide di corsi generici, relazioni dei docenti mai coinvolti e attestati di partecipazione privi di qualsiasi fondamento.
A chiudere il cerchio ci pensava un professionista romano, compiacente, che avrebbe certificato falsamente le spese sostenute. Una dichiarazione fondamentale: senza quel timbro, il credito d’imposta formazione 4.0 non sarebbe mai stato riconosciuto.
L’inchiesta è partita da Udine
L’inchiesta è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Udine e condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza, che ha scoperto il meccanismo fraudolento alla fine del 2023.
Tutto ruotava attorno al Credito d’imposta formazione 4.0, previsto dal Piano Nazionale Impresa 4.0 e finanziato dal PNRR. Un beneficio pensato per far crescere le competenze digitali dei lavoratori, trasformato invece in un’occasione d’oro per gonfiare fittiziamente le imposte da compensare.
In totale sono 16 le persone fisiche e 8 le aziende coinvolte. Alcune hanno deciso di restituire spontaneamente le somme, comprensive di sanzioni e interessi. Le altre sono finite sotto sequestro.