Roma, falsi collaudi antisismici: tangenti ai funzionari della Regione Lazio, 22 indagati

Genio Civile Regione Lazio

Il terremoto alla fine c’è stato, ma non di quelli con le scosse sismiche. A scuotere il “sistema” ci ha pensato la Procura di Roma, attraverso un’inchiesta che ha messo “nel mirino” 22 persone, tra cui due funzionari della Regione Lazio, dirigenti del Genio Civile per Area Metropolitana, per un sistema di certificazioni sismiche false con tanto di tangenti. Secondo la ricostruzione dell’accusa avrebbero fatto passare per regolari progetti in realtà mai nemmeno visionati, quindi senza i necessari collaudi. Il tutto in cambio di mazzette.

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L’inchiesta della Procura di Roma

L’inchiesta, condotta dagli inquirenti De Falco e Villani, svela un meccanismo collaudato. Pratiche edilizie irregolari diventavano improvvisamente «a norma» grazie a verbali retrodatati e collaudi mai eseguiti. Chi guidava l’operazione? Due funzionari, ora identificati solo con le iniziali, che avrebbero intascato mazzette dai 500 ai 53.000 euro per certificare immobili in giro per Roma e provincia. Nella Capitale operavano soprattutto nei quartieri di Torre AngelaInfernetto, e Castelverde, mentre nell’Area Metropolitana i progetti coinvolti sono stati appurati a Ciampino, Morlupo e Albano.

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Il prezzo delle scorciatoie: ecco il listino delle mazzette

Per ogni pratica «sbrigata», il conto variava: 1.000 euro per un collaudo fittizio di una palazzina del 1976, dove c’erano solo poche irregolarità. Saliva a 2.500 euro per collaudi nelle abitazioni, ma si alzava ancora di più, addirittura a 10.000 euro, per la pratica di un consorzio dal valore di svariati milioni. Ancora più ingente, e via dicendo, fino a mazzette cumulative per seguire più progetti insieme. E se il sorteggio non ti piaceva, bastava corrompere chi lo gestiva e aggirare i controlli. In un’epoca in cui dovremmo investire sulla prevenzione, qui si puntava sulle scorciatoie in nero.

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Collaudi e normativa antisismica nel Lazio

La norma regionale (Regolamento 26/2020 e s.m.i.) stabilisce procedure per la prevenzione del rischio sismico: ogni progetto deve ottenere autorizzazione sismica, redatta tramite portale Opengenio e subordinata alla verifica tecnica del Genio Civile. Il collaudo statico è obbligatorio secondo gli articoli 93, 94 e 94‑bis del DPR 380/2001 e prevede verifiche reali in fase d’opera. Un sistema pensato per garantire la sicurezza pubblica che, secondo l’accusa, è stato trasformato in merce di scambio.

Gli avvisi di conclusione indagini hanno travolto anche un paio di studi tecnici e alcuni intermediari che fungevano da broker delle tangenti. Ora si attendono interrogatori, eventuali richieste di rinvio a giudizio e magari il risarcimento morale dei cittadini che hanno pagato le tasse pensando di abitare in case controllate, e invece dormivano su balle. E non di fieno, ma bugie. E ora la prossima scossa non arriverà dal sottosuolo, ma da un’aula di tribunale.