Roma, Festa del Cinema 2025, tutto il programma dei film italiani e internazionali

Roma film fest 2025, la locandina, foto Comune di Roma

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Dal 15 al 26 ottobre 2025, Roma diventa il cuore pulsante della settima arte. L’Auditorium Parco della Musica accoglie la ventesima edizione della Festa del Cinema di Roma, un appuntamento che negli anni ha saputo crescere fino a imporsi come uno degli eventi cinematografici più rilevanti d’Europa. Tra proiezioni, incontri, red carpet scintillanti e premi rinnovati, il festival promette di offrire un caleidoscopio di storie, visioni e linguaggi provenienti da ogni angolo del mondo.

Festa del Cinema di Roma 2025, nuovi premi e impegno sociale

La rassegna del 2025 introduce riconoscimenti inediti, segno di un festival in continua trasformazione. Debutta il Premio al Miglior Documentario, affidato a una giuria internazionale di esperti, e trova spazio anche il Premio Ciak per i diritti dell’infanzia, promosso in collaborazione con Save the Children. Accanto alle sezioni storiche – Progressive Cinema, Freestyle e Grand Public – spiccano Proiezioni Speciali, la retrospettiva Best of 2025 e il ciclo Storia del Cinema, che celebra i maestri del passato. Non mancano momenti di solidarietà, come il Charity Gala Dinner per Terre des Hommes, e l’anteprima del documentario Corpo libero, prima produzione italiana a trattare l’obesità come malattia cronica.

L’Italia tra memoria e immaginazione

La presenza italiana si annuncia particolarmente vigorosa. Vincenzo Alfieri porta sullo schermo 40 secondi, intenso ritratto degli ultimi istanti di Willy Monteiro Duarte, mentre Andrea De Sica scandaglia la cronaca nera con Gli occhi degli altri, ispirato al caso Casati Stampa. Francesca Archibugi sorprende con Illusione, un thriller psicologico immerso nei paesaggi umbri, e Paolo Virzì firma Cinque secondi, commedia amara che riflette su solitudine e speranza. Non meno atteso Io sono Rosa Ricci di Lyda Patitucci, prequel di Mare fuori, che racconta la ribellione giovanile. Esordi e conferme arricchiscono il panorama: Monica Guerritore dirige Anna, dedicato a Magnani, mentre Stefano Lodovichi presenta Il falsario, un viaggio tra arte e truffe nella Roma degli anni ’70.

Documentari e memoria collettiva

Il filone documentaristico offre opere che intrecciano musica, teatro e impegno civile. Rino Gaetano – Sempre più blu di Giorgio Verdelli celebra un artista indimenticabile, mentre La commedia non esiste. Salemme prova Eduardo di Raffaele Rago esplora la forza del teatro come patrimonio culturale. Nella sezione Grand Public, Elena del Ghetto di Stefano Casertano riporta alla luce una figura dimenticata della resistenza ebraica, restituendo alla memoria collettiva una voce rimossa dalla storia.

Alla Festa del Cinema di Roma 2025 anche l’universo internazionale

Il cartellone mondiale si annuncia eclettico e sorprendente. Luc Besson reinventa il mito del vampiro con Dracula – L’amore perduto, mentre Chloé Zhao offre con Hamnet una visione intima della moglie di Shakespeare. Dal Giappone arriva Rental Family di HIKARI, con Brendan Fraser, commedia ispirata a vicende reali. L’Argentina risponde con Homo Argentum di Cohn e Duprat, satira pungente sull’uomo contemporaneo. Nia DaCosta firma Hedda, moderna e femminista rilettura di Ibsen, mentre Arnaud Desplechin indaga musica e memoria in Deux Pianos.

Cinema e attualità

Tra i titoli più impegnati spiccano Palestine 36 di Annemarie Jacir, che racconta la rivolta araba del 1936, e The Librarians di Kim A. Snyder, denuncia della censura editoriale negli Stati Uniti. A completare il mosaico, Re-Creation di Jim Sheridan e David Merriman, ispirato a un clamoroso caso giudiziario irlandese, e Stardust, ritratto privato di due architetti rivoluzionari: Venturi e Scott Brown.

Le giurie e i grandi verdetti

Il cuore competitivo della Festa resta la sezione Progressive Cinema, guidata da una giuria presieduta da Paola Cortellesi. Con lei siedono personalità internazionali come Teemu Nikki, William Oldroyd, Brian Selznick e Nadia Tereszkiewicz. A loro il compito di assegnare i premi più prestigiosi: dal Miglior Film ai riconoscimenti dedicati a Monica Vitti e Vittorio Gassman, per attrice e attore protagonista. Una seconda giuria, guidata da Santiago Mitre, incoronerà la Miglior Opera Prima, scelta tra i film di più sezioni.

Un festival in continua ascesa

La Festa del Cinema di Roma 2025 si conferma dunque come un laboratorio di creatività e riflessione, capace di mescolare glamour e impegno civile, memoria e innovazione. Venti anni dopo la sua nascita, il festival non solo illumina i riflettori sulla Capitale, ma ribadisce il ruolo del cinema come specchio del nostro tempo e ponte tra culture diverse.