Roma, finisce l’incubo delle rapine a Montesacro: arrestate 4 persone

Avevano messo a segno numerose rapine a Roma nel III Municipio nelle ultime settimane, i 4 giovani fermati a San Basilio dalla Polizia di Stato. Erano diventati l’incubo del quartiere. Prese di mira le sale scommesse e i bar. Il modus operandi era sempre lo stesso, volto travisato e armati di pistola.
Il modus operandi della banda di rapinatori di Montesacro
Erano diventati il terrore di Montesacro. Agivano ormai indisturbati da diverse settimane facendo razzia nelle varie sale scommesse della zona nonché nei bar. Due di loro, armati e col volto travisato da caschi, facevano irruzione nei locali intimando ai presenti di consegnare il denaro. Successivamente fuggivano col bottino in tasca a bordo di uno scooter rubato, di cui si disfacevano ogni volta in luoghi distinti, dove li attendeva un terzo complice. Da lì, insieme, si dirigevano verso una base logistica, allestita nell’abitazione del quarto complice, in zona San Basilio.

L’ultima rapina a Ugo Ojetti
Gli investigatori della squadra mobile di Talenti avevano messo gli occhi su di loro già da prima dell’ultima rapina, quella avvenuta l’altro giorno in via Ugo Ojetti e di cui la nostra Redazione aveva narrato. In questa rapina uno dei malviventi punto’ la pistola contro un cliente mentre il complice svuotava le casse, saccheggiando anche biglietti della lotteria e valori bollati.
L’arresto dei 4
Questo schema utlizzato dai rapinatori si è però imbattuto nella Squadra Mobile di Talenti. I poliziotti infatti hanno anticipato il loro mosse e li hanno sorpresi appunto nel loro luogo di ritrovo. Dopo un breve tentativo di fuga disperato dal terrazzo da parte di uno di loro, gli agenti hanno fatto irruzione e li hanno arrestati. I quattro sono tutti italiani e di età compresa tra i 25 ed i 36 anni e sono ora gravemente indiziati dei reati di rapina aggravata e porto abusivo di armi da fuoco. Sono in corso ulteriori accertamenti investigativi, coordinati dal Dipartimento della Procura della Repubblica di Roma competente per la criminalità diffusa e grave, al fine di ricostruire la loro eventuale responsabilità anche in altri analoghi episodi precedenti. Tutti gli arresti sono stati convalidati dall’Autorità giudiziaria che ha disposto nei loro confronti la misura cautelare della custodia in carcere.
La perquisizione domiciliare
Gli agenti hanno poi proceduto alla perquisizione domiciliare che ha poi svelato il “kit da manuale”, con tanto di caschi ed armi presumibilmente utilizzate per mettere a segno i loro colpi. Nelle loro tasche, oltre al bottino “conquistato” poco prima, gli agenti hanno rinvenuto anche circa 1000 euro in contanti. Si aggiunge in oltre, a completare la ricostruzione degli investigatori, i frame video estrapolati dal sistema di videosorveglianza dell’esercizio commerciale ed il rinvenimento dello scooter utilizzato per la fuga e dei capi di abbigliamento indossati al momento del colpo.