Roma, finto pellegrino ‘armato’ di rosario truffava i veri fedeli di piazza San Pietro: arrestato 48enne

Polizia di Stato in azione a Roma

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Roma, si presentava come un pellegrino tra i tanti, con il rosario in mano e lo sguardo rivolto al cielo. Ma dietro quella maschera da devoto si celava un ladro seriale. Un cittadino georgiano di 48 anni è stato arrestato nei pressi della stazione metropolitana Ottaviano, alle porte del Vaticano, mentre tentava di confondersi tra i fedeli giunti a Roma per il Giubileo dei Giovani. Il suo obiettivo: approfittare della distrazione e della buona fede dei pellegrini per mettere a segno furti con destrezza.

Piazza San Pietro sotto assedio

Il Giubileo dei Giovani ha portato nella Capitale migliaia di fedeli provenienti da tutto il mondo. Un’occasione unica per la spiritualità, ma anche un contesto perfetto per chi vive di espedienti. L’uomo, ben consapevole del contesto, si aggirava tra la folla con atteggiamento apparentemente raccolto e religioso, stringendo un rosario come copertura per le sue azioni.

Il suo comportamento, però, non è passato inosservato agli agenti della Polizia di Stato impegnati nei servizi di controllo del territorio predisposti dalla Questura proprio per contrastare furti e borseggi nei luoghi più frequentati dai turisti e dai pellegrini.

La trappola e l’arresto

A incastrarlo sono state due commesse di un negozio di calzature nei pressi della stazione Ottaviano, che hanno notato l’uomo aggirarsi con fare sospetto e hanno lanciato l’allarme. Gli agenti lo hanno intercettato in pochi minuti e bloccato per un controllo. Nello zaino che portava con sé è stato trovato un cellulare appena rubato a una giovane pellegrina, vittima di un raggiro messo in atto con la scusa della preghiera.

Vecchi conti in sospeso

Il 48enne non era nuovo alle forze dell’ordine. A suo carico pendeva un mandato di cattura per precedenti reati contro il patrimonio, commessi sempre con la stessa modalità: approfittare della distrazione di turisti e fedeli per derubarli. Aveva cercato di far perdere le proprie tracce rifugiandosi tra la folla di San Pietro, convinto che il caos del Giubileo potesse proteggerlo. Ma l’intensificazione dei controlli messa in atto in occasione dell’Anno Santo ha sventato i suoi piani.

Sicurezza rafforzata per il Giubileo

L’arresto è l’ennesima conferma dell’efficacia del dispositivo di sicurezza messo in campo dalla Questura di Roma per il Giubileo. Oltre alla vigilanza visibile nelle aree di maggiore afflusso, sono stati intensificati i pattugliamenti in abiti civili per contrastare i cosiddetti reati predatori. L’operazione si inserisce in un quadro più ampio di prevenzione e repressione dei crimini che puntano a colpire i visitatori della Capitale, soprattutto nei periodi di grande afflusso.

Fine corsa a Rebibbia

Dopo l’arresto, per il georgiano si sono aperte le porte del carcere di Rebibbia. È ora a disposizione dell’autorità giudiziaria, che dovrà valutare anche la sua posizione in relazione al mandato di cattura già pendente. L’episodio dimostra come la spiritualità e la fede, anche nei momenti di maggiore raccoglimento, possano diventare terreno fertile per i criminali, ma anche come la presenza capillare delle forze dell’ordine possa fare la differenza nel contrasto quotidiano alla microcriminalità.