Roma, flop delle librerie nei sottopassi: il Campidoglio tenta la carta dello sconto dell’80% sull’affitto

Roma, sullo sfondo un sottopasso, in primo piano la presidente del consiglio comunale Svetlana Celli, prima firmataria della nuova proposta di sconto

Roma, è un bilancio amaro quello che emerge da una recente deliberazione approvata dall’Assemblea capitolina il 30 luglio scorso. I soli tre sottopassi in zona Romacentroriconvertiti‘ dall’Amministrazione capitolina in altrettante librerie – ossia piazza Fiume, largo Chigi e largo del Tritone – sono oggi in crisi economica profonda. L’idea era nata per valorizzare spazi abbandonati e rilanciare la cultura in contesti urbani degradati. Questo esperimento politico-culturale si è rivelato, però, evidentemente poco sostenibile dal punto di vista economico-finanziario.

Il sottopasso di largo del Tritone ha già chiuso i battenti, travolto dalla crisi del settore e dall’insostenibilità della gestione. Gli altri due sottopassi – piazza Fiume e largo Chigi – restano in attività, ma tra mille difficoltà finanziarie, scarsa visibilità e un flusso pedonale insufficiente. Questo riporta – nero su bianco – la stessa deliberazione approvata dall’Aula Giulio Cesare che alleghiamo alla fine di questo articolo.

La proposta Celli: abbattere i costi per salvare i progetti

Forse per tentare di salvare il salvabile, ossia le ultime due librerie rimaste attive, la presidente del consiglio Svetlana Celli ha presentato (prima firmataria) questa deliberazione che introduce una misura economica drastica. Uno sconto dell’80% sul canone di affitto per i concessionari dei sottopassi adibiti a librerie o attività culturali.

Il taglio sarà riservato in particolare a realtà del Terzo Settore, ma potrà essere esteso anche a soggetti commerciali se sussiste un evidente fine sociale. Anche se la strada per un rilancio vero e proprio di queste librerie sotterranee appare ancora tutta in salita.

Un cambio di rotta: 24 sottopassi verranno chiusi

Il Campidoglio, forse conscio però dell’evidente flop del rilancio dei sottopassi in centro, parallelamente a questo extra-sconto ha annunciato anche un programma rapido di “tombamento” dei sottopassi pedonali inutilizzati. Si tratta, in particolare, di 24 sottopassi in centro e ‘prima’ periferia che non assolvono più a una funzione efficace e che versano in stato di abbandono e degrado.

Del resto, non è un mistero che i sottopassi di Roma vengono trasformati sempre più spesso in discariche, bivacchi per senzatetto o, peggio, in piazze di spaccio.

Il Campidoglio li tomberà con materiale betonabile, ripristinando i marciapiedi in superficie. I sottopassi verranno sostituiti con attraversamenti semaforici a raso. I primi cinque interventi partiranno entro la fine dell’anno, con un investimento iniziale di 500mila euro.

I cantieri apriranno nei sottopassi di via Acireale, via Cristoforo Colombo (angolo via Costantino), Tangenziale Est (tra via Salaria e via delle Valli), via Piave e via Campania. Quest’ultimi si aggiungono a quelli già chiusi recentemente in piazza di Porta Pia.

Un modello da ripensare

Il progetto dei sottopassi pensati come un modello virtuoso di rigenerazione urbana, si sta rivelando poco redditizio e di difficile attuazione. Mancanza di visibilità, scarsi flussi pedonali e oneri gestionali elevati hanno reso queste iniziative commerciali-culturali non sostenibili. Esattamente come certe politiche.