Roma, fogna intasata dai rifiuti del ristorante: all’Esquilino scatta la chiusura

Scaricava grassi vegetali e animali direttamente nelle fogne del condominio: è finita così nei guai una ristoratrice cinese di 50 anni, titolare di un locale nel cuore dell’Esquilino, denunciata dalla Polizia Locale di Roma Capitale. Il suo ristorante è stato chiuso con effetto immediato dopo un’operazione mirata condotta dal Nucleo Ambiente e Decoro (NAD). Non solo inquinamento ambientale, ma anche condizioni igienico-sanitarie inaccettabili.
Tracciata la rotta degli sversamenti
Le indagini sono partite dalle lamentele dei condomini. Da tempo segnalavano continui problemi alle tubature e costosi interventi di spurgo. I tecnici incaricati hanno trovato residui melmosi, scarti di cucina e sostanze grasse che ostruivano la rete fognaria. Un’anomalia troppo grave per essere casuale.

Così il NAD ha avviato controlli capillari, con l’aiuto di esperti del settore. Hanno effettuato sopralluoghi, video-ispezioni, tracciamenti idraulici e analisi colorimetriche. E tutto ha condotto a un solo punto d’origine: le cucine del ristorante della donna. Da lì partivano gli sversamenti, ripetuti e deliberati, che finivano nelle fognature del condominio. Un comportamento illegale e pericoloso per la salute pubblica.
Denuncia penale e chiusura immediata: condizioni igieniche disastrose
Una volta accertate le responsabilità, gli agenti hanno denunciato la titolare all’Autorità Giudiziaria per violazioni ambientali. Avviata anche la procedura deflattiva prevista dalla normativa per i reati contravvenzionali in materia ambientale.
Ma non è tutto. Durante l’ispezione all’interno del ristorante, gli operatori hanno trovato carenze igienico-sanitarie gravissime. Ambienti sporchi, mancanza di pulizia minima e una gestione alimentare fuori norma. È così intervenuta anche la Asl di competenza, che ha disposto la chiusura immediata del locale fino al ripristino delle condizioni minime per poter operare.