Roma, frode da oltre 10 milioni sui bonus edilizi: arrestato imprenditore, sospesi 3 professionisti (VIDEO)
Una frode milionaria costruita su bonus edilizi fantasma, lavori mai realizzati e false attestazioni tecniche. È quanto hanno scoperto i finanzieri del Comando Provinciale di Roma, che hanno fatto scattare un’operazione su delega della Procura capitolina, culminata con l’arresto di un imprenditore edile e misure interdittive nei confronti di tre professionisti coinvolti nel sistema truffaldino.
Al centro dell’inchiesta, una rete di società e consulenti che avrebbe gonfiato i conti di sei condomìni di Roma, sfruttando indebitamente le agevolazioni legate al Superbonus 110% e al Sismabonus 110%, per un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro.
La frode con il superbonus
Secondo quanto accertato dagli investigatori del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma, l’imprenditore avrebbe messo in piedi un vero e proprio sistema fraudolento basato su contratti di appalto regolari solo sulla carta. Le ristrutturazioni e gli interventi di efficientamento energetico non sarebbero mai stati eseguiti, ma la società avrebbe comunque emesso fatture per operazioni inesistenti. I condomini erano situati prevalentemente nel III Municipio di Roma. Uno era dalle parti di Piazzale Jonio, un altro in via Raffaele Ciasca, uno si trovava a via di Valle Melaina e un altro ancora in via Gino Cervi.
Attraverso quelle carte, l’impresa generava crediti d’imposta fittizi che venivano poi monetizzati tramite cessioni a terzi o utilizzati per compensare debiti fiscali. Un meccanismo rodato, sostenuto da una rete di complicità professionale. Tre tecnici, oggi colpiti da provvedimenti di sospensione, avrebbero redatto false asseverazioni, garantendo la regolarità dei lavori mai iniziati.
Sequestrati beni per oltre 10 milioni di euro
Parallelamente agli arresti, le Fiamme Gialle hanno eseguito un sequestro preventivo di beni e valori per oltre 10 milioni di euro, somma che rappresenta l’ammontare dei crediti fiscali fasulli generati dal sistema. L’imprenditore, residente al Quarticciolo e ora in custodia cautelare in carcere, è indagato per truffa aggravata ai danni dello Stato, falsificazione di documenti e emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Un’inchiesta che punta a fare chiarezza su uno dei tanti abusi legati al Superbonus, misura nata per rilanciare l’edilizia e finita, ancora una volta, nel mirino di chi ha cercato di trasformarla in un business illegale.