Roma, furti alle colonnine di ricarica delle auto elettriche: boom di colpi per rivendere il rame

Nelle zone sud-orientali di Roma e nei comuni limitrofi si sta assistendo a una vera e propria emergenza legata ai cavi di ricarica delle auto elettriche. Un’ondata di furti ha colpito in particolare le colonnine di ricarica rapida in corrente continua, che risultano essere il bersaglio preferito dai ladri. Tra febbraio e marzo 2025 sono stati denunciati più di 200 furti, un numero in costante crescita che sta creando seri disagi agli automobilisti.
I ladri puntano al rame dei cavi
Il motivo dei furti è strettamente economico: i cavi delle colonnine veloci contengono rame in quantità significative, circa 7 kg per singolo cavo, con un valore di mercato attuale di circa 9 euro al chilo. Questo rende ogni furto particolarmente redditizio per i malviventi, che poi rivendono il metallo nel mercato nero. Le colonnine colpite sono in genere quelle Fast e UltraFast, dove il cavo è integrato nella struttura e non risulta elettrificato quando non è in uso, facilitando così l’azione dei ladri.

Le colonnine a ricarica lenta, al contrario, non sono interessate dal fenomeno, poiché richiedono l’utilizzo del cavo personale dell’utente, troppo povero di rame per essere oggetto di furto.
Le prime contromisure
Le forze dell’ordine, in collaborazione con le società che gestiscono le infrastrutture di ricarica, hanno già messo in campo alcune contromisure. La Polizia di Stato ha effettuato i primi arresti, mentre i gestori delle colonnine stanno provvedendo all’installazione di telecamere di sorveglianza e valutano l’adozione di sistemi antifurto simili a quelli usati negli sportelli bancomat. Tuttavia, queste misure non sembrano ancora sufficienti a fermare l’ondata di furti.
Nel frattempo, alcuni operatori del settore stanno valutando la sospensione temporanea delle riparazioni alle colonnine danneggiate, in attesa di trovare soluzioni più efficaci per arginare il fenomeno. Questo sta generando pesanti disagi agli automobilisti elettrici, che si trovano spesso impossibilitati a effettuare la ricarica, con gravi ricadute sulla mobilità cittadina.
I furti alle colonnine non si fermano
L’ultimo caso documentato è stato pubblicato oggi, venerdì 30 maggio 2025, sulla pagina Instagram Welcome to Favelas, dove un utente ha immortalato l’ennesima colonnina vandalizzata, contribuendo a portare alla luce la gravità e la diffusione del problema.