Roma, furti, truffe e paura: i residenti dicono basta e accendono le fiaccole al VII Municipio

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La rabbia dei cittadini del VII Municipio a Roma esplode dopo l’ennesimo episodio di violenza accaduto pochi giorni fa nel quartiere Don Bosco. In via Statilio Ottato, un gruppo di uomini di origine nordafricana ha compiuto un violento raid, lasciando nove persone ferite. Ma questo grave fatto di cronaca rappresenta solo la punta dell’iceberg di una situazione fuori controllo, in cui criminalità diffusa, degrado e disinteresse istituzionale stanno soffocando la vita quotidiana dei residenti.

Tra truffe e furti, i residenti del VII Municipio non ci stanno più

Nel quadrante che si estende tra Tuscolana, Cinecittà, Appio Claudio e Don Bosco, la situazione è precipitata: ogni giorno si registrano truffe ai danni degli automobilisti, furti con la tecnica dell’”orologio rotto“, borseggi, scippi e incursioni notturne nelle abitazioni. A tutto questo si aggiungono l’abbandono delle aree pubbliche e un’anarchia dilagante, come testimonia il caos in via Flavio Stilicone, dove l’isola pedonale è diventata un incubo per non vedenti e pedoni, costretti a districarsi tra monopattini parcheggiati ovunque e biciclette che circolano indisturbate, in barba a ogni regola.

Giovedì 9 maggio 2025, alle ore 18:30, partirà una fiaccolata simbolica da Piazza Cavalieri del Lavoro a Piazza Quinto Curzio. L’evento, promosso dalla Rete dei Comitati di Quartiere del VII Municipio con il titolo “Uniti per una rinascita”, vuole essere un atto di protesta civile, ma risoluto. I residenti chiedono maggiore presenza delle forze dell’ordine, più controlli, interventi concreti e duraturi.

I Comitati di Quartiere si uniscono per rivendicare legalità e dignità

Alla manifestazione parteciperanno i Comitati di Quartiere di Villaggio Appio, Cavalieri del Lavoro, Appio Alberone, Tor di Mezzavia, Tuscolano-Villa Fiorelli, Piscine di Torre Spaccata, Nuova Tor Vergata, Don Bosco e Centroni/Villa Senni/Valle Marciana, insieme ai comitati di Appio Claudio, Vermicino e Romanina. Un fronte compatto, che punta a lanciare un messaggio inequivocabile: i quartieri vogliono riprendersi la propria dignità.

I promotori sottolineano come questa mobilitazione non abbia colore politico, ma rappresenti una necessità urgente, dettata dalla vita quotidiana.  La fiaccolata sarà dunque un gesto collettivo di resistenza civica, un modo per dire basta all’indifferenza e riaffermare il diritto a vivere senza paura