Roma, furto da 40mila euro sulla Cassia: presi nel parco con la smerigliatrice ancora calda

Avevano appena messo a segno un colpo in un appartamento sulla Cassia, ma non avevano fatto i conti con le fototrappole e con gli agenti appostati nel verde. Tre ladri albanesi, tutti tra i 18 e i 36 anni, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato mentre tentavano di scappare a piedi tra i sentieri del Parco dell’Insugherata, a Roma. Nello zaino avevano ancora oro, gioielli e una smerigliatrice calda, usata poco prima per aprire la cassaforte della vittima.
I tre sono stati colti in flagrante grazie a un’operazione congiunta del Commissariato Flaminio, già sulle loro tracce da giorni dopo alcune segnalazioni dei residenti. Decisiva la presenza delle fototrappole, installate per monitorare la fauna ma che hanno registrato i loro movimenti nel parco.

Tentano la fuga e reagiscono
Quando gli agenti si sono palesati, uno dei tre ha subito reagito. Ha minacciato i poliziotti con un grosso cacciavite, poi si è scagliato contro di loro insieme agli altri due complici. Ne è nata una violenta colluttazione, ma i poliziotti sono riusciti a bloccarli.
Durante la perquisizione, sono spuntati passamontagna, guanti, arnesi da scasso e una smerigliatrice ancora calda. Ma soprattutto, tra gli oggetti rubati, è stato trovato un documento riconducibile alla proprietaria dell’abitazione svaligiata, che ha permesso di identificare immediatamente la vittima e restituirle tutto.
Refurtiva da oltre 40mila euro
Il bottino recuperato – stimato in oltre 40.000 euro – è stato restituito alla legittima proprietaria, ancora sotto shock ma grata per l’intervento tempestivo. Per i tre ladri, la Procura ha disposto misure cautelari diverse: due sono finiti ai domiciliari con braccialetto elettronico, mentre il terzo, il più giovane, ha l’obbligo di presentazione quotidiana alla Polizia Giudiziaria.
Un colpo studiato nei dettagli, ma fallito grazie alla sinergia tra tecnologia e presenza sul territorio. A farli incastrare non è stato solo il lavoro investigativo, ma anche la presenza strategica di fototrappole, che questa volta non hanno ripreso animali, ma criminali in fuga.