Roma, Gualtieri celebra la fontana di piazza Santa Maria Maggiore (e il “trattamento fanghi” di piazza Navona)

La Città Eterna non delude mai: un giorno si festeggiano le fontane restaurate, il giorno dopo si cercano gli stivali di gomma per ripulire quelle sommerse dal fango. È successo di nuovo. Mentre il sindaco Roberto Gualtieri annuncia con entusiasmo il ritorno allo splendore della fontana di Piazza Santa Maria Maggiore, a piazza Navona, piazza Farnese e al Fontanone del Gianicolo l’acqua è diventata marrone. Il motivo? Un sovraccarico dell’Acquedotto Traiano-Paolo a causa delle forti piogge.
L’immagine è surreale: da un lato il sindaco posa davanti a una fontana perfettamente pulita, dall’altro i turisti si chiedono se la Capitale offra anche un “trattamento fanghi omaggio” degno delle migliori sorgenti termali.

Acquedotto in tilt: ogni pioggia è un’emergenza?
Secondo Acea, il problema sarebbe stato causato dall’aumento della torbidità nelle sorgenti dell’acquedotto. In parole povere: ha piovuto e l’acqua è diventata fangosa. Possibile che ogni acquazzone di Roma si trasformi in un disastro? È la Capitale d’Italia, non un paesino con il rubinetto del pozzo.
Eppure, il copione è sempre lo stesso: piove, si intasano i tombini, saltano i sampietrini e – novità del giorno – le fontane storiche si tingono di marrone. Nel frattempo, la Sovrintendenza Capitolina e i tecnici di Acea si affrettano a ripulire le vasche e promettono che il flusso regolare dell’acqua sarà ripristinato entro domani mattina.
Le fontane appena restaurate e l’eterna Roma a due velocità
Ciliegina sulla torta? Le fontane di piazza Navona e piazza Farnese erano state appena restaurate. A dicembre 2024 si era concluso un intervento di manutenzione straordinaria grazie ai fondi PNRR – Caput Mundi. Un lavoro che ha richiesto mesi di cantiere, spese importanti e tanta enfasi mediatica.
E ora? Un paio di piogge e sembra tutto vanificato. Per fortuna, dicono gli esperti, non ci saranno danni permanenti. Basta solo ripulire, rimettere tutto a posto e aspettare la prossima emergenza.
Roma funziona così: si inaugura con entusiasmo, si gestisce con rassegnazione. E mentre il sindaco taglia nastri e sorride davanti alle fontane rinate, nessuno sembra preoccuparsi del fatto che, al primo temporale, alcune di loro potrebbero trasformarsi in piscine a cielo aperto. Speriamo che gli incidenti causati dal maltempo vengano sempre risolti con la stessa solerzia mostrata in questo caso, ma soprattutto che siano sempre meno frequenti.