Roma, Gualtieri toglie la delega ai 70 mercati rionali all’assessore Lucarelli: nasce un ufficio dedicato

Roma, il sindaco Roberto Gualtieri ha deciso di togliere all’assessora Monica Lucarelli la delega ai mercati rionali, riportando direttamente sotto la sua titolarità un settore cruciale per Roma. I 70 mercati distribuiti nei diversi municipi della Capitale diventano così competenza diretta del primo cittadino. Una mossa che segna un chiaro accentramento delle decisioni di un settore molto redditizio della Capitale, giustificato con l’obiettivo di rendere più “snelli” i procedimenti. Ma che, nella sostanza, evidenzia una scelta politica volta a ‘marginalizzare’ l’assessora allo Sviluppo Economico.
Un ufficio di scopo per il controllo
Il nuovo organismo creato da Gualtieri, definito “ufficio di scopo”, avrà il compito di coordinare tutti i processi di riqualificazione, recupero e promozione dei mercati rionali. La struttura metterà insieme i vari dipartimenti comunali, da Commercio a Mobilità, fino alla Sovrintendenza.

Una centralizzazione pensata per superare – così spiega il Campidoglio – i frequenti blocchi burocratici. Ma che rischia di trasformarsi in un ulteriore strumento di controllo diretto da parte del sindaco, riducendo l’autonomia municipale e limitando, forse, anche le prerogative degli assessori capitolini e municipali.
Mercati rionali, un settore strategico
I mercati di Roma rappresentano non solo luoghi di commercio, ma anche spazi di socialità e identità cittadina. Alcuni di essi, da via Magna Grecia a Porta Portese, richiedono interventi urgenti di riqualificazione. In molti casi si parla di investimenti per trasformarli in centri polifunzionali, con nuove funzioni commerciali e culturali.
Si tratta quindi di un comparto strategico che tocca il tessuto economico e sociale della Capitale. Il fatto che il sindaco abbia deciso di assumere personalmente la gestione segnala la volontà di esercitare un controllo politico diretto su un settore in trasformazione.
Una scelta dal sapore politico
L’assessora Lucarelli era già stata oggetto di critiche per la gestione del commercio e, in passato, aveva perso la delega alla Sicurezza dopo mesi di tensioni. Nonostante fosse rimasta al suo posto, la rimozione della delega sui mercati rionali conferma la sua progressiva marginalizzazione. La scelta del sindaco, al di là delle motivazioni ufficiali di semplificazione amministrativa, appare quindi come una mossa politica, utile a blindare un settore ritenuto troppo delicato per essere lasciato nelle mani di un’assessora considerata forse troppo debole.
Rischi di nuove paralisi
Se da un lato l’accentramento promette di velocizzare i processi, dall’altro comporta il pericolo opposto: trasformare un comparto già spesso rallentato dalla burocrazia in un terreno di decisioni calate dall’alto, senza un vero confronto con i territori.
I municipi, che restano formalmente competenti, rischiano di trovarsi svuotati di poteri reali, con ricadute pesanti sulla capacità di rispondere ai bisogni quotidiani di cittadini e operatori. Il nuovo ufficio di scopo, dunque, potrà funzionare solo se dotato di risorse concrete e se sarà capace di coordinarsi con la realtà locale, altrimenti rischierà di rimanere un ennesimo strato burocratico.
Un segnale di debolezza
La decisione di Gualtieri, presentata come una svolta organizzativa, rivela in realtà le difficoltà della giunta nel gestire un settore chiave per l’economia cittadina. I mercati rionali necessitano di investimenti, sicurezza e innovazione.
Ma la scelta di accentrare tutto nelle mani del sindaco sembra più un segno di debolezza che di forza. Invece di rafforzare la squadra di governo, questa mossa isola l’assessora Lucarelli e rischia di trasformare un’operazione di rilancio in un nuovo terreno di scontro politico.