Roma, guardia giurata spara al ladro: il vigilante è indagato per tentato omicidio

Roma, un colpo di pistola alla testa, dieci bossoli ritrovati a terra e un ladro in fin di vita. Questo il drammatico epilogo di un tentativo di rapina avvenuto giovedì sera in via Cassia, a Roma Nord, dove una guardia giurata fuori servizio ha esploso diversi colpi contro quattro malviventi in fuga. Ora il vigilante è indagato per tentato omicidio.
Roma, guardia giurata spara 10 colpi contro i ladri in fuga, ferito uno di loro
L’episodio si è consumato poco dopo le 20 all’interno di un comprensorio residenziale. L’uomo, rientrando a casa dopo il lavoro, ha notato movimenti sospetti e ha bussato alla porta della vicina. Da dentro, rumori inequivocabili: i ladri stavano smurando la cassaforte. Nonostante la presenza della donna, i quattro criminali non si sono fermati, proseguendo il colpo fino a quando sono stati scoperti.

Accortisi del pericolo, i rapinatori hanno tentato la fuga gettandosi dal balcone del primo piano. Uno di loro è caduto rovinosamente, ma ciò non ha fermato la corsa del gruppo. Il vigilante ha aggirato il palazzo e, forse con l’intenzione di fermarli, ha estratto l’arma d’ordinanza. Prima alcuni colpi in aria, poi ha preso di mira i fuggitivi. Due rapinatori sono saliti in macchina e si sono dileguati, mentre altri due hanno proseguito a piedi.
Il 24enne romeno con precedenti per furto
Uno di loro, un ventiquattrenne romeno con precedenti per furto, è stato colpito alla testa ed è crollato a terra. Subito soccorso, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Filippo Neri, dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Le sue condizioni restano critiche.
Nel frattempo, i carabinieri del Nucleo Investigativo hanno avviato le indagini. Dieci i bossoli recuperati sulla scena. Gli inquirenti, coordinati dalla Procura di Roma, stanno analizzando le immagini delle telecamere di sicurezza del comprensorio e quelle di un’ex sede di vigilanza privata situata nelle vicinanze. L’obiettivo è chiarire la dinamica degli eventi e individuare i complici ancora in fuga.
Guardia giurata al centro delle indagini
Al centro dell’inchiesta, però, rimane la figura della guardia giurata. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo avrebbe usato la pistola con l’intenzione di colpire, e non solo per intimidire. Un aspetto che solleva interrogativi sulla legittimità della sua reazione e che potrebbe costargli un’accusa pesante.
Intanto, sul luogo della sparatoria resta ancora visibile il sangue rappreso del ferito, un macabro segno di una serata che si è trasformata in un drammatico inseguimento armato. La vicenda, che riaccende il dibattito sulla legittima difesa e sull’uso delle armi da parte del personale di sicurezza, è ora nelle mani della magistratura, chiamata a far luce su una storia dai contorni ancora incerti.