Roma, i giganti dei bus per gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino contro il Campidoglio: nuova guerra in Tribunale

Oltre al fronte incandescente delle linee bus turistiche di Roma, da noi ricostruito di recente, con il Campidoglio ‘costretto‘ dai giudici a rispondere agli operatori dei bus privati e ad avviare un nuovo bando pubblico, il conflitto giudiziario tra i giganti del trasporto privato su gomma e il Campidoglio si espande anche ai collegamenti dei bus (privati) da e per gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino.
Un settore molto ampio e decisamente remunerativo, specie in una città dalla vocazione turistica come la Capitale. L’ultima clamorosa ‘evoluzione’ della guerra politico-giudiziaria tra le major del settore bus e il Campidoglio riguarda uno dei colossi attivi a Roma, la società S.G., che ha trascinato in Tribunale sia il Campidoglio che, tra gli altri, il (presunto) monopolista dei trasporti da e per Roma e i due aeroporti di Fiumicino e Ciampino, la società T.E.

I giganti dei bus di Roma da e per gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino
I riflettori della società ricorrente erano puntati sulle strategie adottate dal Comune di Roma sulla gestione delle fermate e capolinea dei bus che servono gli scali di Fiumicino e Ciampino. Ossia sullo “Spostamento delle linee Commerciali di competenza della Città Metropolitana di Roma Capitale – così si legge tra le carte giudiziarie – per il collegamento verso gli aeroporti da via Giolitti”. La società promotrice del ricorso, appena prima della sentenza, ha ritirato il suo ricorso, per questo i giudici hanno dichiarato la causa improcedibile.
La vittoria di Pirro del Campidoglio sui bus di Roma
Ma la ‘vittoria di Pirro’, per l’amministrazione e la Giunta Gualtieri, e in particolare dell’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè, non deve ingannare. La società, infatti, ha ritirato il proprio ricorso, ma motivando la sua decisione – le dichiarazioni sono agli atti dei documenti giudiziari – con l’assenza di risposte da parte del Campidoglio.
“La società ricorrente – scrivono i giudici – con memoria depositata, dichiarava di non avere più interesse al ricorso e, per l’effetto, di rinunciare al giudizio… Considerato che: Roma Capitale non ha mai dato esecuzione ai provvedimenti impugnati“.
Una dichiarazione che suona come una sorta di accusa di inoperatività contro il Comune di Roma, che avrebbe lanciato il sasso dello spostamento delle linee dal centro città, ma poi subito nascosto la mano, evitando di dare seguito ai suoi stessi atti. Un atteggiamento di presunte ‘ripicche amministrative’, sicuramente indegne della Capitale d’Italia.
In sostanza, per la Capitale, la gestione del trasporto privato continua a rivelarsi un tallone d’Achille che rischia di compromettere la mobilità di milioni di cittadini, turisti e pellegrini.
La crisi del turismo: il mercato dei bus turistici ‘congelato’ da Gualtieri
I problemi che affliggono le linee dei bus aeroportuali da e per Ciampino non sono, come accennato in apertura, un caso isolato. Ma si sommano a quelli che da tempo tormentano il settore dei bus turistici che accedono al centro storico.
Come già raccontato in un precedente articolo, gli operatori privati si sentono letteralmente “paralizzati” da un Regolamento sul “Gran Turismo” che, a detta loro, favorirebbe i “soliti noti”.
Le recenti sentenze del Tar, che hanno già annullato parti della delibera Gualtieri che bloccavano il rilascio di nuove autorizzazioni, avrebbero messo in luce un sistema ‘viziato’ che dovrà essere rielaborato a breve.
La gara pubblica viene rimandata da Roma
I giudici hanno riconosciuto l’illegittimità di una gestione che, in attesa di una gara pubblica continuamente rimandata, ha di fatto congelato il mercato, negando la libertà di iniziativa economica. Il Campidoglio, con la sua inazione, ha creato un vuoto normativo che avrebbe permesso alle aziende già autorizzate di consolidare la loro posizione dominante, a discapito di una sana concorrenza. Le sfide legali si susseguono, testimoniando un malcontento diffuso e una fiducia ormai ai minimi storici tra l’amministrazione e i giganti del trasporto privato.
Un futuro incerto: l’ombra del Giubileo
Il quadro che emerge è quello di una città che si trova a un bivio. Le problematiche sulle linee aeroportuali si innestano in un contesto di caos gestionale che rischia di avere conseguenze drammatiche per il trasporto privato di Roma del settore bus privato. L’impossibilità di pianificare investimenti a lungo termine, le modifiche delle autorizzazioni e la mancanza di trasparenza mettono a repentaglio l’efficienza di un sistema di trasporto essenziale per la Capitale, anche se non pubblico. La guerra giudiziaria, quindi, non si è chiusa, ma anzi è in corso e le sue ripercussioni si faranno sentire per molto tempo, a discapito di una città che meriterebbe un’amministrazione all’altezza delle sue sfide.