Roma, i giovani di FDI occupano la sede del partito in centro: “No al trasloco a Garbatella”. Arriva la Polizia

Roma, nella sede di Fratelli d’Italia in via di Sommacampagna n. 29, nel cuore del centro storico capitolino, si è consumata una protesta insolita. Un gruppo di giovani militanti del partito meloniano ha deciso di occupare pacificamente i locali per opporsi al trasferimento della Federazione romana e della costola giovanile a Garbatella, in periferia. Le forze dell’ordine, che sono giunte sul posto per monitorare la situazione, non sono intervenute.
Un luogo simbolico per la destra romana
Via di Sommacampagna 29 non è un indirizzo qualunque. Per decenni è stata la casa di movimenti e associazioni legate alla destra giovanile italiana, dal Fronte della Gioventù ad Azione Giovani, passando per gruppi universitari e realtà associative. Attualmente è anche sede dell’UGL.

Qui sono cresciuti molti protagonisti della politica romana e nazionale. Per questo motivo, per i militanti coinvolti, il trasloco rappresenta non solo uno spostamento logistico, ma la perdita di un presidio identitario radicato nella memoria collettiva della comunità politica.
La decisione del trasferimento
La nuova segreteria romana, guidata da Marco Perissa, aveva deciso di spostare la sede della Federazione e del movimento giovanile a Garbatella, quartiere dove la premier ha iniziato la sua attività politica. L’operazione, formalmente decisa dalla Fondazione Alleanza Nazionale, proprietaria dell’immobile, prevedeva una sistemazione temporanea in attesa di individuare una nuova sede per la capitale. La scelta, tuttavia, ha aperto una frattura interna con i giovani attivisti, alimentando settimane di tensione.
La protesta senza tensioni
Il blitz dei militanti, avvenuto nella notte, che si è prolungato fino alla mattina di oggi 13 agosto, si è svolto in maniera ordinata. Sul posto sono arrivati diversi agenti di polizia, in divisa e in borghese, insieme a personale della Digos. Nessun intervento forzato è stato necessario: la manifestazione è rimasta pacifica e si è limitata all’occupazione simbolica dei locali. La presenza delle forze dell’ordine è servita esclusivamente a garantire la sicurezza e a prevenire eventuali disordini, che non si sono verificati.
Verso una mediazione interna
Dopo ore di trattative e contatti tra le parti, si è aperta la strada a una soluzione di compromesso. L’ipotesi più concreta prevede che il movimento giovanile vicino all’area Rampelli possa restare nella sede di via di Sommacampagna, evitando così lo spostamento forzato. La giornata, che qualcuno ha già ribattezzato “Occupy FDI”, ha mostrato la capacità della base di farsi sentire, pur nel rispetto delle regole e senza degenerazioni.
Un capitolo della storia politica romana
L’episodio si inserisce in un contesto più ampio di dibattito interno al partito sul rapporto tra strutture giovanili e direzione centrale. Il destino della sede di via di Sommacampagna resta legato a considerazioni organizzative e patrimoniali, ma la vicenda ha messo in luce l’importanza che i simboli e i luoghi storici rivestono per la militanza. La protesta, pur breve, ha avuto un impatto mediatico e politico significativo, ricordando che i rapporti tra generazioni all’interno di una forza politica non si misurano solo con scelte di efficienza, ma anche con la salvaguardia della memoria e dell’identità.