Roma: il 7 dicembre torna la domenica ecologica. Ecco chi non potrà entrare nella Fascia Verde

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Domenica 7 dicembre Roma torna a fermarsi. O meglio: ferma una parte delle sue auto. È in arrivo la seconda “Domenica Ecologica” dell’anno, con il blocco della circolazione per i veicoli più inquinanti all’interno della Fascia Verde, la grande area a traffico regolato che taglia in due la Capitale e riguarda una fetta enorme di quartieri e spostamenti quotidiani.

Perché è una notizia di pubblica utilità (e non solo “ambientalismo”)

Il punto, per i cittadini, è semplice: chi guida un mezzo considerato “non compatibile” con le regole ambientali della Fascia Verde rischia di non poter circolare e, in caso di controlli, di incorrere in sanzioni. Le modalità precise — classi ambientali coinvolte, orari, eventuali deroghe ed esenzioni — verranno definite nell’ordinanza del sindaco Roberto Gualtieri. Ma la cornice è già chiara: ridurre emissioni e smog in una città dove traffico e qualità dell’aria sono ormai un tema politico quotidiano, non un dettaglio tecnico.

Non è un blocco “una tantum”: la stretta dura un anno

Non è un provvedimento “spot” inventato per un weekend. Roma Capitale ha già rinnovato i divieti ordinari nella Fascia Verde con un’ordinanza che vale dal 1° novembre 2025 al 31 ottobre 2026: dal lunedì al sabato (festivi infrasettimanali esclusi) e 24 ore su 24, i veicoli più obsoleti non possono accedere né circolare nell’area. Tradotto: la Domenica Ecologica è il simbolo più visibile di una linea politica che prova a cambiare, anche forzandolo, il modo in cui ci si muove a Roma.

Il precedente di novembre: gli orari e le esenzioni “tipo”

Nella precedente (e prima) Domenica Ecologica dell’anno, quella del 7 novembre, il blocco era scattato in due finestre orarie: 7.30-12.30 e 16.30-20.30. In quel caso erano state previste esenzioni per alcune categorie, come specifici veicoli bi-fuel benzina-GPL o benzina-metano (da Euro 3 in su), oltre ad alcune classi di auto benzina e a determinate categorie di ciclomotori e motocicli con omologazioni più recenti. Un precedente che lascia intuire come anche il 7 dicembre possano esserci eccezioni, ma solo il testo ufficiale chiarirà i dettagli.

Chi rischia di restare fermo: i veicoli “sorvegliati speciali”

Chi rientra quasi certamente tra i destinatari del blocco? I benzina/GPL/metano più vecchi (Pre Euro 1, Euro 1 ed Euro 2), i diesel fino a Euro 3 compresi (e le alimentazioni miste equivalenti) e i ciclomotori/motoveicoli più datati (Pre Euro 1 ed Euro 1).

La lettura politica: salute pubblica contro “costo sociale”

La partita, però, è tutta politica: da un lato la salute pubblica e il diritto a respirare aria migliore, dall’altro il rischio di scaricare il costo della transizione sempre sugli stessi — famiglie e lavoratori che usano auto più vecchie perché non possono permettersi di cambiarla. Senza trasporto pubblico più efficiente e alternative reali, il blocco può diventare una misura percepita come “punitiva”. E questo, a Roma, è il confine sottilissimo tra una scelta ambientale coraggiosa e una bomba sociale pronta a esplodere ai semafori.