Roma, il centro storico verso la ‘zona 30’ da settembre: verranno installati anche nuovi autovelox, ecco cosa cambia

Roma, una telecamera ad un varco Ztl in centro città

Novità in arrivo a settembre per i cittadini di Roma, tra il centro storico verso la ‘zona 30’, nuovi autovelox e tutor per ridurre gli incidenti, che ormai (e purtroppo) sulle strade della Capitale sembrano essere quasi all’ordine del giorno. A tutto questo, poi, si aggiungeranno i Vista Red agli incroci con i lavori sui ‘black point’ quasi completati.

Su carta il piano sembra esserci, la delibera pare essere pronta, ma mancano le firme – che sono attese a inizio della prossima settimana – per dare il via libera al progetto seguendo, come riporta Il Corriere della Sera, il ‘modello’ Bologna, lì dove abbassare la velocità media si è rivelata essere una strategia vincente. Sarà così anche nella Capitale? In molti sembrano scettici e non tutti d’accordo.

Gualtieri, sindaco boomer con l’elmetto che piace ai tedeschi: ma Roma affoga tra rifiuti, tombini otturati e Ztl da incubo

Nuovi autovelox e telecamere a Roma

“Abbiamo un’emergenza in materia di sicurezza stradale. Gli incidenti sono aumentati, abbiamo l’esigenza di ridurre in maniera drastica il numero di vittime. Per questo stiamo lavorando a un programma che ne farà, in alcune zone, una città a 30 all’ora” – ha spiegato l’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè. Da qui la decisione di controllare ancora di più le strade più trafficante, tra autovelox e nuove telecamere che verranno installati a partire da settembre. Dove? Sulla Tangenziale, con i controlli messi su entrambi i lati all’altezza dei Campi Sportivi, via Isacco Newton dove verranno posizionati due autovelox e via del Mare, dove sarà riattivato il tutor. In altre strade più a rischio, invece, verranno introdotti nuovi divieti e controlli della velocità. Sì perché è prevista l’installazione di 60 autovelox, tra fissi e mobili. Con un solo obiettivo: prevenire gli incidenti, spesso (e purtroppo) mortali.

I nuovi Vista Red e il centro storico verso la ‘zona 30’

Ma non solo. Per evitare di passare col semaforo rosso e per dare una ‘scossa’ alle distrazioni, Roma Capitale avrebbe già montato 11 dispositivi Vista Red, cioè telecamere che rilevano chi con i mezzi, con qualsiasi, attraversa la strada con il semaforo rosso. “Li abbiamo posizionati sugli incroci più lunghi, quelli nei quali l’automobilista deve fare più metri per passare da una parte all’altra e quindi ha una potenzialità offensiva maggiore. Lavori sono avanzati. A novembre i vista Red inizieranno a sanzionare” – ha detto l’assessore. E a tutto questo si aggiunge il progetto del centro storico, che presto potrebbe diventare ‘zona 30‘, con il limite di velocità fissato a 30 chilometri orari.

Una scelta che non sembra essere vista di buon occhio da molti cittadini, residenti che da tempo si battono per fermare la ‘Ztl’ in fascia verde e non uccidere l’economia romana. Cambierà davvero qualcosa? La delibera, che aspetta solo la firma, aiuterà davvero a prevenire gli incidenti e a far sentire tutti più sicuri sulle strade? Tra limiti di velocità e assenza di parcheggi, forse ‘conviene’ andare a piedi? Peccato che questo non sia sempre possibile. E chi vive a Roma lo sa bene.

“Noi crediamo che la sicurezza stradale sia un tema serio, ma non si può usare per crociate ideologiche”

Sul ‘progetto’ hanno preso parola anche Simona Baldassarre, componente del Direttivo romano della Lega, Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in Assemblea Capitolina e Luigi Servilio, capogruppo del Carroccio nel I Municipio, che in una nota hanno spiegato: “Ci risiamo. Ora che la gente riprende ad andare al lavoro, con la riapertura delle scuole, ecco che arrivano le draconiane regole di mobilità targate Gualtieri e Patanè, con obblighi a 30 km/h nelle Ztl. Noi crediamo che la sicurezza stradale sia un tema serio, ma che non si possa utilizzare per crociate ideologiche o – peggio – per battere cassa, come la bulimica posa di autovelox e tutor suggerisce. Se non sei in grado di garantire trasporto pubblico e sicurezza stradale, non blocchi la circolazione. I trenta chilometri possono essere proposti vicino alle scuole, nelle strade piccole, con raziocinio, ma non possono diventare la norma in interi quadranti, quando i romani sono costretti a spostarsi per andare a lavorare e portare i figli a scuola in auto, perché gli autobus non passano mai e le metropolitane sono dei carri bestiame. La sinistra tradisce sempre la stessa mentalità: il cittadino è un pollo da tartassare e spennare, mentre ‘lor signori’ vivono comodamente nelle Ztl”.

“Non a caso – aggiungono gli esponenti della Lega – il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha già chiarito con la direttiva del 1° febbraio 2024 che i limiti a 30 km/h possono essere applicati solo in strade o tratti specifici, motivati da particolari condizioni di sicurezza, e non in modo generalizzato come vorrebbe fare il sindaco Gualtieri. Ancora una volta Roma rischia di restare ostaggio di provvedimenti ideologici e inefficaci, che non risolvono i problemi reali della mobilità ma li aggravano, colpendo i cittadini senza alcuna logica di buon senso”.