Roma, il Commercio è da incubo. Campidoglio allo sbaraglio: esposto di Santori (Lega)

Che il Commercio sia il peggior settore della giunta Gualtieri è cosa nota da tempo. Una serie di problemi lunga quanto la lista dei debiti di Roma Capitale affligge uno dei settori più strategici dell’Amministrazione. Una poca capacità gestionale e politica dello Sviluppo economico della città che sta creando non pochi problemi anche allo stesso Gualtieri.

Pallavicini, denuncia di Santori
Fabrizio Santori

Caos del Commercio a Roma

Dopo il caos dei bandi per gli ambulanti con una serie di manifestazioni fatte ed altre a sorpresa nelle prossime ore, la rivolta degli edicolanti che hanno visto un incremento della Cosap in media del 40% e tante operazioni che invece di favorire il commercio romano sarebbero state – se non bloccate – dei suicidi politici e commerciali, ora la lente d’ingrandimento la punta Fabrizio Santori, capogruppo della Lega. E in particolare su mimarket e negozi di ortofrutta etnici.

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Controlli ai minimarket della Polizia Locale 
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Una frutteria etnica

Santori a gamba tessa

“Subito un intervento deciso e maggiori e sistematici controlli su minimarket e negozi di ortofrutta, quasi sempre trasformati in suk ormai dilagati ovunque. Attività gestite soprattutto da extracomunitari e dalle dubbie condizioni legali sui contratti di lavoro e su molto altro ancora. Sicurezza, decoro, igiene e sanità, rispetto dei permessi e delle regole, delle ordinanze per il decoro e contro la movida molesta e il pagamento dei tributi, sono a rischio”. Lo dichiara in una nota il capogruppo della Lega in Campidoglio Fabrizio Santori, che ha presentato un esposto alla Prefettura e alla Guardia di Finanza chiedendo un rafforzamento delle attività di verifica e di tutela delle filiere e delle attività commerciali coinvolte.

Il grido di allarme

“La Lega rilancia ancora il grido di allarme dei commercianti regolari la cui attività è messa a repentaglio anche da orari continuati di 24 ore, prezzi ribassati e personale le cui condizioni lavorative andrebbero attentamente scandagliate per evitare evidenti concorrenze sleali ma ignorate dalle istituzioni”.

Appello al Prefetto

“Chiediamo che la questione sia discussa anche nell’ambito del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica (tra l’altro l’assessore al Commercio del Comune di Roma è anche assessore alla Sicurezza (per mancanza di prove, visto che di atti relativi alla sicurezza di Roma non ce ne sono o se ci sono non sembrano rivoluzionari), e l’istituzione di un tavolo tecnico che porti finalmente e presto a risolvere una situazione di grave degrado che umilia la città, le cui regole e la cui popolazione sono ormai lo zimbello dell’arroganza di alcuni. Il danno si allarga dunque di continuo, colpendo anche bar e ristoranti, mentre Roma affonda sempre di più nel pericolo e nell’incuria”, conclude Santori.