Roma, il falconiere Juan Bernabè passa dall’aquila al boa:”Lei si chiama Pamela”

Roma, Bernabè con la sua nuova pitonessa

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Roma, il falconiere Juan Bernabè passa dall’aquila al boa:”Lei si chiama Pamela“. Dopo anni passati sotto i riflettori come falconiere ufficiale della Lazio, torna a far parlare di sé. Ma questa volta non si tratta di aquile reali o coreografie allo stadio, bensì di un boa constrictor albino. Si chiama Pamela, un nome che rievoca icone degli anni Novanta, e ha già conquistato il profilo Instagram del suo nuovo padrone. Con occhi rossi e livrea candida, il serpente è diventato il simbolo della nuova vita di Bernabè, sempre più votata all’eccentricità e all’esibizionismo social.

Gennaio 2025: l’addio burrascoso alla Lazio

Il cambio di rotta dell’ex falconiere è arrivato dopo un episodio che ha fatto scalpore. A gennaio 2025, Bernabè è stato licenziato dalla Lazio per aver pubblicato sui social video e immagini di un’operazione chirurgica al pene. I

l gesto, ritenuto inappropriato dalla dirigenza, ha posto fine a una collaborazione lunga e scenografica: quella tra l’aquila Olympia e lo stadio Olimpico. Da quel momento, la Lazio ha interrotto le esibizioni pre-partita con il rapace, rompendo con una tradizione che aveva conquistato molti tifosi.

Da Olympia a Pamela: la metamorfosi pubblica

Se l’aquila è rimasta nel passato, oggi il protagonista è un rettile. Bernabè, che ha ricevuto il boa in dono da un negozio di animali di via Tuscolana, non ha perso tempo a trasformarlo in un nuovo “compagno di scena”.

L’animale, di tre anni e mezzo, è già al centro di video promozionali e apparizioni social, contribuendo alla costruzione di un personaggio sempre più stravagante. “Sono appassionato di reptil”, ha scritto lo spagnolo, che oggi si presenta come influencer con uno stile di vita alternativo.

Sponsorizzazioni improbabili e il sogno infranto

Dopo il licenziamento, Bernabè ha provato a reinventarsi nel mondo digitale. Il suo profilo promuove un ampio ventaglio di attività, spesso borderline: dalle pizzerie di periferia ai Rolex contraffatti, fino ad ambigue offerte commerciali. Il tutto condito da animali esotici e retorica educativa: secondo Bernabè, “i bambini crescono più sensibili se hanno animali fin da piccoli”.

Ma dietro la facciata colorata si nasconde l’amarezza per un’uscita forzata da un mondo che lo aveva reso popolare. L’ex falconiere vive ancora a Formello, nutrendo fino a poco tempo fa la speranza di un ritorno alla Lazio.

Lotito chiude la porta: Olympia resta a terra

Il ritorno di Olympia all’Olimpico appare però lontano. Dopo il licenziamento, il presidente Claudio Lotito ha denunciato Bernabè per un video in cui l’ex dipendente accusava la società di irregolarità nel settore giovanile. Da allora, i rapporti si sono irrimediabilmente deteriorati.

Anche i numeri sembrano punire la scelta: dalla sua uscita, la Lazio ha vinto solo una partita in casa. Ma nessuno, all’interno della società, sembra intenzionato a un ripensamento. La figura di Bernabè è diventata ingombrante e scomoda.

Fuori dai riflettori, ma non dalle feste

Nonostante l’allontanamento ufficiale, Bernabè continua a partecipare a eventi privati insieme all’aquila. Ma il passato non si cancella, e nemmeno le tensioni. Poche settimane fa è stato cacciato dalla festa della Polisportiva a Caprarola, dove si era presentato senza invito.

Un gesto che mostra come il suo ritorno nel mondo sportivo romano resti una questione divisiva. Intanto, Pamela si prende la scena, tra selfie e carezze. Una metamorfosi grottesca che racconta la caduta — e il tentativo di rinascita — di un personaggio fuori dagli schemi.