Roma, il Giubileo delle periferie accende Bravetta e Portuense con la grande musica

Roma, Giubileo delle Periferie

Il Giubileo delle periferie si accende con due serate di musica sinfonica ad ingresso gratuito, nel cuore dei quartieri di Roma Ovest. Un progetto che unisce la spiritualità del Giubileo 2025 con la potenza evocativa della musica, affidato all’eleganza diretta del Maestro Stefano Sovrani e della sua Nova Amadeus Chamber Orchestra.

Si comincia sabato 20 settembre 2025 alle 20:30 presso la Chiesa Natività di Maria, in via di Bravetta 633. Il giorno successivo, domenica 21 settembre alle 20:30, il secondo appuntamento si terrà alla Chiesa Sacra Famiglia al Portuense, in via Filippo Tajani 10. Due contesti periferici che, per una volta, diventano centro pulsante della cultura romana.

Giubileo delle periferie, un programma che unisce epoche e stili

Il repertorio è di quelli che parlano a tutti: Tomaso Albinoni, J.S. Bach, Jules Massenet, Pietro Mascagni, N. Piovani, Riz Ortolani, John Williams ed Ennio Morricone. Un viaggio musicale tra barocco, romanticismo, cinema e musica contemporanea. L’evento rientra nel cartellone di Open25 – Artes et Jubilaeum, promosso da Roma Capitale con il sostegno dell’Unione Europea – PNRR e del Ministero del Turismo, con l’obiettivo di valorizzare le periferie urbane attraverso l’arte e la cultura.

Sul palco, insieme alla Nova Amadeus Chamber Orchestra, si esibiranno Plamena Krumova al violino, Marco Corsini all’oboe e Stefania Maroni al clavicembalo e all’organo. Ma è la mano esperta di Stefano Sovrani, da oltre 40 anni alla guida della sua orchestra, a garantire un’interpretazione intensa e profondamente comunicativa. Sovrani non dirige solo con tecnica, ma con un raro senso di rispetto per lo spazio sacro e per il pubblico non specializzato.

L’ingresso è libero, e non è necessaria prenotazione. Un’occasione rara per ascoltare dal vivo capolavori musicali in un contesto raccolto, accessibile, vicino. Chi vive nei quartieri di Bravetta e Portuense potrà scoprire o riscoprire la forza universale della musica, guidati da una direzione attenta, profonda, ma mai distante.