Roma, il mistero di Romeo, il gatto nero che veglia sui poeti del Cimitero Acattolico
Non serve credere ai fantasmi per restare colpiti dalla leggenda del gatto del Cimitero Acattolico di Roma. Basta visitare quel luogo sospeso nel tempo, accanto alla Piramide Cestia, dove tra lapidi antiche e cipressi silenziosi si muovono decine di gatti. Tra loro, uno in particolare è diventato un simbolo: Romeo, il gatto nero che secondo la tradizione veglia ancora sulle tombe dei poeti romantici.
Un luogo unico dove arte, storia e gatti convivono da secoli
Il Cimitero Acattolico di Roma, conosciuto anche come “dei Protestanti”, è uno dei luoghi più suggestivi e misteriosi della città. Qui riposano John Keats, Percy Bysshe Shelley, Antonio Gramsci e molti altri personaggi “non conformi” alle regole religiose del loro tempo.
Accanto alla maestosa Piramide Cestia, il cimitero è oggi un’oasi di silenzio e bellezza dove i gatti di Roma vivono liberi, protetti e rispettati come parte integrante del paesaggio. Ma tra i tanti felini che abitano tra le lapidi, uno ha lasciato il segno nella memoria dei visitatori: Romeo, un gatto nero dal carattere dolce e indipendente, amato dai custodi e dai turisti.
Per anni si aggirava tra le tombe dei poeti, spesso accovacciato accanto alla lapide di Keats. Dopo la sua morte, i volontari del cimitero hanno voluto ricordarlo con una piccola lapide commemorativa, incisa con il suo nome e una dedica. Da allora, la storia di Romeo è diventata una leggenda urbana che si tramanda tra gli amanti dei gatti e della Roma più segreta.
La leggenda di Romeo, il “gatto del poeta” che appare nelle notti di luna piena
Secondo il racconto popolare, nelle notti di luna piena un gatto nero compare silenzioso tra le ombre dei cipressi, si siede sulla tomba di Keats e poi svanisce nel nulla.
Molti visitatori dicono di averlo visto, qualcuno sostiene di averlo fotografato. C’è chi lo considera lo spirito gentile del poeta, chi invece crede sia solo un discendente di Romeo, nato libero tra le pietre antiche del cimitero. In ogni caso, il gatto del Cimitero Acattolico è ormai parte della magia di quel luogo, un simbolo di libertà e mistero che affascina turisti e romani.
Oggi il cimitero è aperto al pubblico tutti i giorni, e ospita anche visite guidate dedicate ai “gatti all’ombra della Piramide”, un percorso che unisce arte, storia e curiosità feline. Per chi ama la Roma nascosta, è una tappa da non perdere: un angolo di pace dove la città eterna convive con il silenzio, la poesia e… i gatti.