Roma, il Papa al Colosseo per la preghiera, centro blindato: bus deviati e metro chiuso

Carabinieri Colosseo

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Roma si è svegliata con il centro storico in stato di massima allerta. Oggi pomeriggio, martedì 28 ottobre, si tiene la 39ª edizione della “Preghiera per la Pace”, organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio, con la presenza di Papa Leone XIV. Un appuntamento ormai tradizionale che richiama capi religiosi, diplomatici e migliaia di fedeli, trasformando il cuore della Capitale in una grande zona di sicurezza.

Colosseo e Fori Imperiali sotto massima sorveglianza

La cerimonia si svolge nell’area del Colosseo e lungo via dei Fori Imperiali, nel rione Campitelli, al confine tra Celio e Monti. Una cornice scelta per il suo valore simbolico: il Colosseo, un tempo teatro di violenza, oggi si trasforma in luogo di dialogo e riconciliazione. Per consentire lo svolgimento dell’evento in sicurezza, la zona è completamente interdetta al traffico privato, con presidi di polizia e varchi di accesso riservati agli accreditati.

Metro chiusa e bus deviati

Dalle prime ore della mattina è stata chiusa la fermata Colosseo della linea B della metropolitana. La decisione, concordata con la Prefettura, serve a evitare sovraffollamenti e agevolare i controlli. In superficie, invece, numerose linee bus subiscono deviazioni o limitazioni: 3Bus, 51, 75, 81, 85, 87, 117 e 118 non raggiungono l’area monumentale e vengono instradate su percorsi alternativi.
Le limitazioni resteranno in vigore fino al termine dell’evento, previsto in serata, ma i tecnici di Roma Mobilità avvertono che la normalizzazione del traffico potrà avvenire solo nella tarda notte.

Le strade chiuse al traffico

La mappa dei divieti è ampia e coinvolge tutte le principali arterie che circondano il Colosseo. Off limits via dei Fori Imperiali, via Cavour (nel tratto tra largo Venosta e largo Corrado Ricci), via degli Annibaldi, via Nicola Salvi, via Celio Vibenna e via di San Gregorio.
Chiusure e varchi di filtraggio anche su viale del Parco del Celio, piazza di San Gregorio, largo Gaetana Agnesi, piazza di Santa Francesca Romana, via Sacra e lungo il perimetro del Palatino e dei Fori Imperiali. L’accesso pedonale è consentito solo con appositi pass o previa perquisizione.

Impatto economico e disagi per residenti

Come in ogni grande evento che coinvolge il centro storico, i disagi per residenti e commercianti sono notevoli. La chiusura al traffico e la sospensione della sosta lungo le vie interessate stanno provocando rallentamenti in tutta la zona del Celio, fino a San Giovanni e Monti.
Le attività turistiche, soprattutto quelle di via dei Fori Imperiali e del rione Monti, hanno dovuto adattarsi con orari ridotti o chiusure temporanee. Il Colosseo, chiuso al pubblico per l’intera giornata, comporta inevitabilmente anche un calo delle visite per migliaia di turisti che avevano prenotato in anticipo.

Un evento di portata internazionale

La “Preghiera per la Pace” riunisce rappresentanti di diverse religioni in un gesto comune di dialogo e solidarietà. L’iniziativa, nata negli anni ’80 su impulso della Comunità di Sant’Egidio, richiama ogni anno l’attenzione sui conflitti in corso e sull’impegno per la pace nel mondo.
La presenza del Pontefice amplifica il valore dell’appuntamento e trasforma Roma, per un giorno, in capitale della diplomazia spirituale. Il messaggio che parte dal Colosseo è chiaro: costruire ponti, non muri.

Come muoversi oggi in città

Le autorità invitano cittadini e pendolari a evitare il centro e a utilizzare percorsi alternativi. Si consiglia di raggiungere le aree limitrofe con la metro A (fermate Termini o Spagna) e di proseguire a piedi, oppure di servirsi dei parcheggi di scambio nelle zone periferiche.
Chi deve attraversare il centro in auto è invitato a programmare gli spostamenti in anticipo: la zona a traffico limitato del Centro Storico è chiusa e le deviazioni rendono complicato l’accesso da via Merulana e da Circo Massimo.

Una città sospesa tra fede e sicurezza

Roma, ancora una volta, fa da palcoscenico a un evento di valore universale ma anche di forte impatto urbano. Il messaggio di pace e dialogo si accompagna al prezzo, inevitabile, di un centro blindato e di una mobilità paralizzata. La speranza è che la giornata si concluda senza disagi ulteriori e che il messaggio lanciato dal Papa e dai leader religiosi possa riecheggiare oltre i confini della città, restituendo senso e misura a una Roma che, anche tra deviazioni e transenne, resta crocevia del mondo.