Roma, il Pronto Soccorso dell’ospedale San Camillo si allarga: tempi e costi della ristrutturazione

Roma, l'ospedale San Camillo

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Roma, oltre 30.000 accessi in sei mesi, quasi 9.000 codici rossi e gialli, e una pressione costante che non conosce tregua. Il Pronto Soccorso dell’ospedale San Camillo Forlanini è tra i più sollecitati della Capitale. Punto di riferimento per l’emergenzaurgenza e snodo nevralgico delle reti tempodipendenti, si trova oggi al centro di un importante intervento di riqualificazione, reso necessario dall’aumento esponenziale della domanda sanitaria e da una struttura ormai inadatta alle nuove esigenze di cura.

Riqualificazione profonda in 850 metri quadri per il San Camillo di Roma

I lavori in corso riguardano un’area di circa 850 metri quadrati, con l’obiettivo di trasformare radicalmente gli spazi del Pronto Soccorso adulti. Il progetto, già avviato, comprende il rifacimento dell’area adiacente al triage, la riorganizzazione di locali sottoutilizzati e il trasferimento di alcune funzioni in altri settori dell’ospedale. Al termine, sorgeranno due nuove aree: una riservata ai codici rossi e gialli, l’altra dedicata all’osservazione dei pazienti stabilizzati. Entrambe saranno dotate di postazioni di isolamento per gestire in sicurezza i pazienti a rischio infettivo, rispondendo così alle sfide poste dalle emergenze sanitarie contemporanee.

Roma, spazi nuovi per un’accoglienza più efficiente al Pronto Soccorso del San Camillo

Il cuore del progetto è la ridefinizione dei percorsi assistenziali. Il nuovo triage sarà dotato di box di accettazione, ambienti per l’accoglienza e locali per le visite, studiati per ridurre tempi di attesa e migliorare l’efficienza delle valutazioni iniziali. La ristrutturazione punta a risolvere uno dei problemi cronici dei Pronto Soccorso romani: l’overcrowding, ovvero il sovraffollamento che spesso paralizza l’assistenza e mette a rischio la sicurezza dei pazienti e del personale sanitario.

Roma, standard elevati e tecnologie aggiornate

Oltre alla riorganizzazione logistica, l’intervento comprende il rinnovo degli impianti, l’adeguamento alle normative vigenti e l’introduzione di finiture e arredi di qualità superiore. L’obiettivo è portare il Pronto Soccorso del San Camillo in linea con i criteri più avanzati di accreditamento e sicurezza, migliorando allo stesso tempo il comfort e la dignità dei pazienti. Gli spazi saranno progettati per facilitare il lavoro degli operatori sanitari, garantendo flussi più razionali e riducendo al minimo le interferenze nei momenti critici.

Tempi e costi dell’operazione

Il costo complessivo dell’intervento ammonta a circa 2,1 milioni di euro, di cui 1,26 milioni destinati ai lavori veri e propri. Il finanziamento arriva dalla Regione Lazio, nell’ambito di una strategia più ampia di potenziamento dell’assistenza ospedaliera. I lavori, avviati all’inizio del 2025, proseguiranno per diversi mesi e comporteranno inevitabili disagi. Ma l’Azienda Ospedaliera ritiene che si tratti di sacrifici temporanei e indispensabili per ottenere una struttura all’altezza della crescente complessità dell’assistenza sanitaria contemporanea.

Una sfida che riguarda tutti

Il progetto di rinnovamento del San Camillo non è solo un’opera edilizia, ma un investimento strategico sul futuro della sanità pubblica a Roma. In un contesto in cui il Pronto Soccorso rappresenta per molti cittadini l’unico accesso possibile alle cure, garantire efficienza, sicurezza e accoglienza è una priorità assoluta. L’intervento in corso, se portato a termine nei tempi previsti, potrà rappresentare un modello replicabile anche in altri presidi, troppo spesso dimenticati nonostante l’emergenza sia ormai diventata la normalità.

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