Roma, il Trapizzino nella top 50 dei migliori street food al mondo

Trapizzino

Non è solo un panino né una semplice pizza: il trapizzino è diventato il simbolo moderno della cucina di strada romana. E ora, con la classifica aggiornata di luglio 2025 pubblicata da TasteAtlas, la sua fama supera i confini italiani. Il celebre portale che raccoglie e valuta i migliori piatti e locali del mondo ha inserito il trapizzino al 49° posto nella Top 100 mondiale dello street food, accanto a giganti come i tacos messicani e il bánh mì vietnamita.

Dietro questo successo c’è l’intuizione di Stefano Callegari, pizzaiolo romano, che nel 2008 ha dato vita a un formato inedito: un triangolo di pizza bianca artigianale, svuotato al centro e farcito con ricette della tradizione romana. Coda alla vaccinara, trippa, pollo alla cacciatora, polpette al sugo… piatti da trattoria che diventano portatili, mangiare con una mano mentre si passeggia per i vicoli di Roma.

Il cuore del Trapizzino

A renderlo unico non è solo la forma, ma la qualità. L’impasto viene realizzato con farina macinata a pietra e lievito madre, lasciato riposare per ore per ottenere il giusto equilibrio tra croccantezza esterna e morbidezza interna. Il ripieno, invece, è un vero tuffo nel cuore della cucina romana popolare, quella che profuma di sugo e lunghe cotture. Non a caso, il motto del progetto è: “Scarpetta portatile”.

Nato nel quartiere Testaccio, oggi il trapizzino è presente in tutta Roma, da Trastevere a Prati, ma ha varcato anche i confini italiani, con punti vendita a Milano, Torino, Firenze e perfino a New York.

TasteAtlas, nella sua descrizione, sottolinea la capacità del trapizzino di rendere accessibili piatti elaborati in formato pratico, gustoso e autentico. Un esempio di come la tradizione gastronomica romana riesca a innovarsi senza perdere la sua anima.