Roma, in Vaticano riapre l’Annona, lo storico Market: ma a gestirlo sarà la nota catena nazionale

Roma, riapre finalmente l’Annona Vaticana, il celebre supermercato oltre il confine di Porta Sant’Anna, chiuso per mesi e ora completamente rinnovato. Un evento che ha attirato una folla di suore econome, religiosi e dipendenti della Curia, tutti pronti a varcare la soglia del “tempio” della spesa pontificia. Perché qui, nel cuore del più piccolo Stato del mondo, fare la spesa è una questione di tradizione, economia e, in fondo, anche di spiritualità.
A supervisionare la rinascita dello storico punto vendita è ora la Magazzini Gabrielli Spa, società marchigiana che gestisce la catena Tigre. È la prima volta che la gestione dell’Annona viene affidata a un soggetto esterno: una decisione presa negli ultimi anni del pontificato di Papa Francesco, con l’obiettivo di modernizzare l’offerta mantenendo però la sobrietà e la qualità che da sempre contraddistinguono il piccolo “emporio” del Vaticano.

Un nuovo volto tra modernità e tradizione
Entrare oggi all’Annona è come attraversare un confine nel tempo. Gli scaffali brillano, i banchi sono ordinati, e l’atmosfera è un curioso mix tra efficienza contemporanea e rigore monastico. Al banco del pane, un grande tablet interattivo permette ai clienti di consultare gli ingredienti di ogni prodotto: un’attenzione tecnologica che sembra quasi una benedizione per chi soffre di intolleranze o segue diete particolari.
Nel reparto macelleria, due addetti tagliano con cura certosina le carni, mentre nel settore dei vini — un vero santuario enologico — un sommelier accompagna gli acquirenti in un viaggio tra etichette regionali, piccoli produttori italiani e champagne francesi di prim’ordine: Veuve Clicquot, Laurent Perrier, Pommery, Ruinart. Tutto a prezzi sensibilmente inferiori rispetto all’esterno, grazie all’assenza dell’Iva.
I privilegi dei pochi “eletti” con tessera
Non è un supermercato per tutti. L’accesso è riservato a chi possiede la tessera vaticana, un piccolo lasciapassare che apre le porte a un mondo parallelo dove la spesa quotidiana assume un valore simbolico e, per certi versi, elitario. A riempire i carrelli sono suore di clausura in missione logistica, cuoche di prelati, diplomatici, funzionari e religiosi di ogni ordine. Un microcosmo discreto ma vivacissimo, dove si intrecciano accenti, abiti talari e carrelli colmi di pasta, formaggi e vino da Messa.
Tra gli scaffali si trovano anche candele votive con le immagini di San Padre Pio, San Giovanni XXIII e la Madonna di Fatima: un piccolo angolo di devozione domestica che ricorda come, anche nel fare la spesa, il Vaticano mantenga il proprio tratto spirituale.
L’Annona 2.0: sconti, servizi e nuove abitudini
La nuova gestione ha introdotto agevolazioni concrete per chi vive o lavora oltre il Tevere. Presto sarà possibile ordinare online e ritirare in negozio, un servizio che promette di rivoluzionare le abitudini di centinaia di famiglie e comunità religiose. Previsti sconti del 10% per famiglie numerose, over 70 e neo-genitori iscritti al “Cico Club”. Un segnale di attenzione sociale che conferma la volontà del Vaticano di restare vicino alle persone, anche nei piccoli gesti quotidiani.
Per un’istituzione millenaria come la Santa Sede, la riapertura dell’Annona non è solo un fatto commerciale: è un atto simbolico. È la dimostrazione che anche nel luogo più sacro del mondo, la modernità può convivere con la tradizione senza intaccarne l’anima.
Un microcosmo di fede e quotidianità
Il supermercato vaticano è molto più di un punto vendita: è una lente privilegiata sulla vita dietro le mura leonine. Lì dove il silenzio dei cortili incontra il brusio dei carrelli, l’Annona racconta un Vaticano che cambia senza rinnegare sé stesso.
Tra scaffali di biscotti e bottiglie di champagne, la “spesa del Papa” torna a essere un gesto di normalità, ma anche di identità collettiva. Perché, come ricorda un antico passo biblico, “gustare le cose buone è dono del lavoro e della mano di Dio”.
E ora, con la nuova gestione Tigre, quel dono ha trovato una nuova, scintillante vetrina proprio nel cuore del Vaticano.