Roma, inaugurato il parco d’affaccio Foro Italico: nuova area verde sul Tevere per il Giubileo 2025

È stato inaugurato ieri sera il parco d’affaccio “Foro Italico”, il quinto e ultimo dei progetti realizzati dal Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale per il Giubileo del 2025. Il nuovo spazio pubblico, collocato tra Ponte Milvio e Ponte Duca D’Aosta, si inserisce nel piano di riqualificazione delle sponde del Tevere, dopo gli interventi completati a Lungotevere delle Navi, Prati dell’Acqua Acetosa, Ostia Antica e Ponte Milvio.
All’inaugurazione erano presenti il sindaco Roberto Gualtieri, in veste anche di commissario straordinario per il Giubileo, l’assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti Sabrina Alfonsi, e il presidente del Municipio XV Daniele Torquati.

Riqualificati 1,6 ettari con piazza eventi, terrazze e attrezzi fitness
Il nuovo parco si estende su 1,6 ettari di area golenale sulla riva destra del Tevere, in prossimità del complesso sportivo del Foro Italico. Il progetto è stato realizzato con 2 milioni di euro provenienti dai fondi giubilari e ha comportato interventi mirati alla riqualificazione paesaggistica e funzionale dell’area.
Tra le opere realizzate:
- Ripristino delle terrazze panoramiche con affaccio sul fiume
- Sistemazione della scalinata che collega la sponda alla seconda banchina
- Creazione di una piazza centrale pensata per eventi e attività pubbliche
- Installazione di attrezzature per il fitness all’aperto
- Nuovo impianto di illuminazione per aumentare la sicurezza e la fruibilità serale
L’intervento si inserisce nella cornice del Masterplan strategico del Tevere, che prevede una trasformazione profonda del tratto urbano del fiume in un parco lineare fluviale.
Parco d’affaccio Foro Italico: visione ambiziosa per il Tevere, ma…
Durante il suo intervento, il sindaco Gualtieri ha definito l’opera “un tassello fondamentale nella restituzione del Tevere ai cittadini”, ricordando che l’amministrazione ha investito complessivamente 7,3 milioni di euro in cinque parchi lungo il fiume.
Secondo l’assessora Alfonsi, il parco del Foro Italico “si integra con gli spazi già esistenti a Marconi e Magliana e con progetti in corso come il Parco Tevere Sud e la trasformazione di Tiberis in parco permanente”.
Obiettivo dichiarato è quello di rinaturalizzare le sponde e creare una rete ecologica urbana, con un’infrastruttura verde e blu capace di aumentare la sostenibilità ambientale della Capitale.
Tuttavia, nonostante l’entusiasmo istituzionale, permangono diverse criticità non affrontate durante l’inaugurazione.
Due milioni per 1,6 ettari: un investimento, certo. Ma quanto misurabile?
L’intervento ha richiesto 2 milioni di euro per una superficie di 1,6 ettari. Un valore che supera i 1.200 euro al metro quadro. Una cifra importante, ma di cui non si conoscono, almeno per ora, le voci analitiche né i dettagli contrattuali.
Tra le domande che restano sul tavolo, una riguarda la manutenzione nel tempo. Roma conosce bene il destino di certi spazi riqualificati: inaugurati con entusiasmo, poi dimenticati lentamente, un taglio d’erba alla volta.
In una città dove si contano più buche che alberi e più attese che autobus, è legittimo chiedersi come vengono stabilite le priorità. Il risultato è visibile, indubbiamente curato. Ma il rapporto tra spesa e beneficio – come spesso accade – sembra destinato a restare sullo sfondo, affidato alla fiducia più che alla verifica.