Roma, incendi all’uscita del Raccordo e in via Boccea: fiamme visibili a chilometri di distanza, traffico in tilt

Un’altra giornata da incubo per Roma, ancora assediata dagli incendi. Poco prima di mezzogiorno, una densa e altissima nube nera ha tagliato il cielo del quadrante sud-ovest della Capitale, visibile da chilometri di distanza. L’origine è un nuovo rogo, divampato a ridosso del Grande Raccordo Anulare, nei pressi dell’uscita 30 in direzione Fiumicino. E non è l’unico fronte aperto: le fiamme avanzano anche in via Boccea.
Incendio a ridosso del GRA: colonna di fumo visibile da lontano
L’ennesima segnalazione è arrivata nella tarda mattinata di oggi, sabato 12 luglio 2025. Diverse chiamate e video testimoniano un rogo partito vicino alla carreggiata del Raccordo, che in pochi minuti ha generato una colonna di fumo denso e nero, ben visibile anche a diversi chilometri di distanza. L’incendio si è sviluppato nella zona dell’uscita 30, quella che porta verso il litorale e l’aeroporto di Fiumicino.

L’incendio alle sterpaglie è scaturito dopo che un autobus TPL è andato a fuoco sulla Portuense, all’altezza del Grande Raccordo Anulare, al civico 1119. A causa del vento le fiamme hanno coinvolto la vegetazione, alimentando velocemente l’incendio tra l’erba e gli alberi. In poco tempo il fumo ha invaso il raccordo, mentre sul lato opposto le forze dell’ordine hanno chiuso la Portuense, per consentire i soccorsi.
Incendio anche in via di Boccea
Nel frattempo, anche un altro punto critico della Capitale è tornato a bruciare. In via Boccea, all’altezza del civico 1452, in direzione Braccianese, le fiamme hanno ripreso forza in un’area che nei giorni scorsi era già stata colpita da incendi violenti. Una zona di confine, quella tra Roma e Fiumicino, che sembra non avere pace.
Sul posto stanno operando diverse squadre dei Vigili del Fuoco, impegnate nelle manovre di spegnimento e nella messa in sicurezza delle aree circostanti. Le alte temperature e il vento non aiutano: il rischio che il fuoco si estenda è concreto.
L’estate 2025 rischia di essere ricordata come una delle più roventi e complicate per la Capitale e la sua provincia. Gli incendi si moltiplicano, spesso in aree già devastate nei giorni precedenti. E siamo solo al 12 luglio. L’estate è ancora lunga: quanti incendi ci saranno ancora?