Roma, incendio al Torrino, sul cornicione con una bambina in braccio: “Aiutateci, non vogliamo morire!”
“Aiutateci, non vogliamo morire!”. È iniziata così la notte che ha scosso il quartiere Torrino: una madre, Vanessa, e la piccola Beatrice, intrappolate nel bagno della loro casa completamente invaso dal fumo, con la porta bloccata e nessuna possibilità di fuga. L’unica scelta: spingersi fino a una piccola finestra e uscire sul cornicione, stretto, esposto e buio.
Il quartiere si sveglia e gli agenti arrivano correndo
Quando Angelo e Francesco, agenti del XI Distretto Esposizione, sono arrivati davanti allo stabile, non hanno avuto bisogno di chiedere dove intervenire. Balconi illuminati, gente in strada, occhi puntati verso l’alto: era chiaro a tutti da dove provenivano quelle urla.
Nel frattempo Vanessa teneva la bambina stretta mentre cercava aria, camminando sul cornicione centimetro dopo centimetro, con il fumo che usciva dalla finestra alle sue spalle.
Capito il rischio, Angelo e Francesco hanno chiamato rinforzi, ma non hanno atteso un secondo in più. Hanno scavalcato il cancello del complesso, raggiunto il tetto dall’esterno e iniziato a muoversi tra tegole instabili e tratti totalmente privi di protezioni. Ogni passo era un rischio, ma era l’unico modo per arrivare a quelle due sagome immobili nel buio.
Arrampicandosi sulla parte spiovente del tetto, sono riusciti a raggiungerle. Vanessa tremava, Beatrice piangeva senza riuscire a parlare. I due agenti le hanno messe in sicurezza, rassicurate e trattenute finché i soccorritori non sono riusciti ad aprire la porta dall’interno dell’abitazione. Solo allora madre e figlia hanno potuto rientrare in un luogo sicuro.
E solo allora, gli agenti hanno potuto tirare il fiato.
La lettera del giorno dopo: “Ci avete salvate davvero”
La mattina seguente, Vanessa ha scritto una lettera commovente indirizzata al Distretto: “Rivolgiamo io e mia figlia un sentito ringraziamento ad Angelo e Francesco, giunti per primi sul posto, per la loro disponibilità, competenza e sensibilità. Ci avete messe subito in protezione. Il vostro operato rappresenta un esempio concreto del valore, della dedizione e dello spirito di servizio della Polizia di Stato, un servizio prezioso a tutela della collettività“.