Roma, indagine Acos 2025: cittadini “soddisfatti”, ma l’entusiasmo lo vede solo Gualtieri

Roma, indagine Acos Roberto Gualtieri

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“I dati pubblicati oggi dall’indagine Acos fotografano una capitale che sta andando nella direzione giusta. La maggioranza dei romani si dichiara soddisfatta della qualità della vita e dei servizi: un segnale importante, che premia il lavoro fatto e ci incoraggia ad andare avanti con ancora più determinazione”.

Parola di Roberto Gualtieri, sindaco di Roma.

E in effetti, se consideriamo un voto medio di 6,7 come una medaglia d’oro, allora Roma è campionessa olimpica. Con lo stesso metro, chi a scuola portava a casa un 6 stiracchiato non rischiava la ramanzina dei genitori, ma veniva candidato al Quirinale.

9 romani su 10 “soddisfatti”: basta non chiedere troppo

Il numero magico è 87,5%: quasi nove cittadini su dieci si dichiarano “soddisfatti della vita nella Capitale”. Ma attenzione: soddisfatti non vuol dire contenti. È la differenza tra dire “come stai?” e sentirsi rispondere “dai, non c’è male”. Non è entusiasmo, è rassegnazione con un sorriso.

Il dettaglio lo conferma: solo il 26% esprime un “alto livello di giudizio”. Gli altri si accontentano, come chi mangia una pizza bruciata e dice “vabbè, era croccante”.

I musei promossi, l’immondizia bocciata

Il sindaco non lo dice, ma l’indagine è chiara:

  • Musei comunali: 7,3
  • Biblioteche e Bioparco: sopra il 7
  • Farmacie comunali: 7,0
  • Servizio idrico: 7,2

E poi arriva la mazzata:

  • Raccolta rifiuti: 5,1
  • Pulizia strade: 4,9

Insomma, Roma è un’eccellenza culturale… finché tieni lo sguardo rivolto ai soffitti affrescati. Appena abbassi gli occhi sul marciapiede, lo spettacolo cambia: sacchi neri, bottiglie, cartacce e ratti che sembrano ormai residenti stabili, forse pure iscritti nelle liste elettorali.

Utenti abituali, la maledizione della quotidianità

Novità 2025: gli utenti abituali sono più critici degli occasionali. In pratica:

  • chi prende il bus ogni giorno lo odia,
  • chi prende la metro raramente la trova accettabile,
  • chi parcheggia sempre nelle strisce blu impreca,
  • chi lo fa una volta ogni tanto pensa “tutto sommato va bene”.

La regola è chiara: a Roma i servizi funzionano solo se non li usi.

La geografia della felicità (a macchie)

Il rapporto mostra un mosaico interessante:

  • più soddisfatti al centro storico, al litorale, a sud e nel quadrante nord-ovest;
  • meno soddisfatti nell’area est, con il Municipio IV fanalino di coda.

Morale: basta spostare residenza. Se vivi tra Tiburtina e Casal Bruciato e sei infelice, colpa tua: dovevi trasferirti a Trastevere o a Ostia.

Il paradosso del “decoro urbano”

Il presidente di ACoS lo dice chiaro: “l’indagine 2025 conferma un trend positivo, ma mette in evidenza la necessità di interventi strutturali su rifiuti e mobilità”. Tradotto: i romani sorridono nonostante la monnezza. Un capolavoro di resilienza: a New York li chiamerebbero “survivors”, qui semplicemente “romani”.

La retorica del sindaco

E infine, il colpo di teatro: “È il riconoscimento dell’impegno quotidiano di tutta la macchina comunale, che ogni giorno lavora per migliorare la città. Sappiamo però che non basta. Restano sfide aperte, in particolare in alcune aree che hanno più bisogno di interventi mirati e costanti. Migliorare la qualità dei servizi, assicurare gli stessi standard in tutti i quartieri, ridurre le disuguaglianze e proseguire il processo di trasformazione della città è la nostra priorità. Continueremo a lavorare con serietà e partecipazione per garantire a ogni cittadino servizi sempre più efficienti, accessibili e di qualità”.

Ma la traduzione ironica è inevitabile:

  • la macchina comunale lavora ogni giorno, spesso in folle,
  • gli interventi mirati hanno il mirino rotto,
  • gli standard uguali in tutti i quartieri equivalgono a un tappeto uniforme… di rifiuti,
  • i servizi efficienti lo sono solo finché non vengono utilizzati.

Una Roma promossa dai dati Acos, ma con riserva

Il bilancio finale è quello di uno studente con una pagella incoerente: 7 in musica, 6 in ginnastica, 5 in matematica e 4 in condotta. Non bocciato, ma certo non un genio. La Roma del 2025, secondo Acos, non fallisce, ma si porta a casa una promozione con riserva. Con un dettaglio amaro: se fosse davvero una scuola, i cassonetti sarebbero già pieni di compiti mai corretti.