Roma, investito a Trastevere mentre aiutava i poveri: muore volontario storico di Sant’Egidio

Roma, Trastevere Sant'Egidio

È morto travolto da un’auto a Trastevere, a pochi passi dalla mensa per i poveri di via Dandolo, dove ogni giorno andava per dare una mano. Guglielmo Tuccimei aveva 73 anni ed era un volontario storico della Comunità di Sant’Egidio, uno di quelli che da decenni non mancava mai. L’incidente è avvenuto intorno alle 16.30 di venerdì 10 ottobre 2025. L’uomo stava attraversando la strada proprio nei pressi della mensa quando è stato investito da una Citroen C3 in transito. L’impatto è stato violentissimo e per lui non c’è stato nulla da fare. Trasportato presso l’ospedale San Camillo, è deceduto dopo alcune ore.

Secondo quanto riportato dalla Comunità, Tuccimei era un punto di riferimento per centinaia di senzatetto a Roma. Da anni accoglieva chi aveva bisogno non solo di un pasto, ma anche di una parola gentile, di un volto amico, di qualcuno che sapesse ascoltare. Un impegno, il suo, iniziato negli anni Settanta e portato avanti fino all’ultimo giorno della sua vita. Da allora, ogni giorno, con costanza e senza clamore, aiutava i più fragili della città.

Da oltre 40 anni vicino ai bisognosi

Guglielmo Tuccimei era entrato nella Comunità di Sant’Egidio nei primi anni ’70. Nel 1983 aveva cominciato a girare per le stazioni di Roma, portando cibo e conforto ai senza dimora. Ma è nel 1988 che il suo volto si lega in modo indelebile alla mensa dei poveri di via Dandolo, di cui è stato uno degli iniziatori. E dove non ha mai smesso di tornare, giorno dopo giorno, diventandone una delle presenze più costanti.

Non solo. Visitava regolarmente anche i detenuti del carcere di Regina Coeli, portando parole di umanità e speranza dietro le sbarre. Il suo impegno non conosceva pause. E la sua assenza ora si farà sentire.

“Tutta la Comunità si stringe con affetto attorno alla famiglia – si legge nel comunicato ufficiale – insieme ai tanti amici che Guglielmo ha incontrato per la strada”. Perché Tuccimei era questo: una presenza concreta, silenziosa ma insostituibile, per chiunque fosse rimasto indietro.