Roma come Ischia: la Lega “avvisa” il sindaco Gualtieri

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Roma come Ischia? Occhio, che il rischio è reale, basta leggere con attenzione quanto denuncia Fabrizio Santori, capogruppo leghista in Campidoglio. E nessuno dica di non essere stati avvisati per tempo.

Perché il tema è davvero scottante ed è sufficiente solo immaginare quali potrebbero essere le conseguenze su un territorio vasto come quello della Capitale.

Roma come Ischia, il timore di Santori (Lega)

In sostanza, dice Santori: Roma sprofonda, non ci sono quattrini per il risanamento idrogeologico. E l’ufficio che se ne deve occupare ha appena tre persone a disposizione. Roba da pazzi.

Per evitare il parallelismo Roma come Ischia, Santori propone un intervento immediato, che offre uno strumento da attivare seriamente e non per le solite clientele. Approfittare “della variazione del bilancio capitolino per affrontare il problema del dissesto idrogeologico in città e mettere un freno ad una situazione ad alto rischio. I soldi sono pochi, mancano gli investimenti e si continua ad ignorare un problema serio tanto che l’ufficio Dissesto Idrogeologico del Dipartimento Lavori Pubblici langue con solo tre unità di personale e senza neppure un dirigente a coordinarne l’operato”.

“Gualtieri si muova con immediatezza”

L’esponente leghista chiede al sindaco Gualtieri di muoversi in questa direzione con immediatezza. Tanto più che ora “Roma è oppressa anche da cantieri lumaca che impediscono il risanamento di molti edifici, a partire da quelli scolastici le cui condizioni sono drammatiche”.

Prosegue le denuncia: “I tempi dei lavori sono infiniti, i marciapiedi sprofondano, nastri e reti pollaio sono ovunque, ogni problema resta in attesa anche a causa di accertamenti tecnici spesso troppo lenti. Si investa per il futuro della Capitale nella quale migliaia di cittadini sono ogni giorno esposti a rischi di frane, smottamenti e crolli mentre l’amministrazione è incapace di attivare un percorso adeguato di risanamento e conservazione del territorio”.

Ora c’è da attendere la risposta del sindaco e della sua maggioranza, augurandoci che non ci sia la solita reticenza di fronte al buonsenso dell’opposizione.