Roma, la ciclabile “fantasma” tra Anagnina e Romanina: tre anni di stop e ora diventa solo pedonale. “Uno spreco da 2,8 milioni di euro”
Un progetto nato nel 2021, rimasto per anni chiuso nei cassetti e oggi trasformato in qualcosa di completamente diverso. Dove doveva sorgere la pista ciclo-pedonale tra via Biagio Petrocelli e via Anagnina, a Roma, ci sarà invece solo un marciapiede gigante, lungo più di due chilometri. E la rabbia dei cittadini e dell’opposizione esplode.
“Nei documenti ufficiali del 2022 si parla di lavori interrotti”, denuncia Valter Conti, capogruppo di Fratelli d’Italia al VII Municipio di Roma. “Ma quei lavori non sono mai iniziati. Sono passati tre anni nel silenzio più totale, poi all’improvviso la macchina amministrativa si è rimessa in moto. Peccato che, nel frattempo, il progetto sia stato stravolto, riparte con un progetto spacciato per ciclopedonale ma diventato solo pedonale, con i costi che restano altissimi”.
Dalla ciclabile alla pedonale: una trasformazione costosa
Il progetto risale appunto al 2021, firmato dalla precedente Giunta, quella prima dell’attuale insediatasi nell’ottobre dello stesso anno. Solo di recente la macchina amministrativa ha ricominciato a muoversi, spinta anche dalla ditta incaricata, che chiedeva di poter finalmente mettere mano al cantiere. Ma, come spesso accade a Roma, la burocrazia ha messo i bastoni tra le ruote. La ditta appaltatrice aveva già ottenuto l’incarico e premeva per iniziare, ma una volta riesumato il dossier è emerso che il vecchio progetto aveva falle tecniche. Così, l’assessorato ha deciso di rimetterci mano, con un nuovo piano che inseriva solo piccole modifiche, come l’aggiunta di lampioni e miglioramenti estetici, ma che ha finito per cambiare tutto. I nuovi pareri richiesti al Dipartimento Mobilità hanno però portato a un diniego sulla componente ciclabile, facendo cadere l’idea della pista mista. Il risultato? Niente bici, solo pedoni.
“Una pista solo pedonale su una distanza così lunga non ha senso”, sottolinea Valter Conti. “Sarà un marciapiede largo come una ciclabile, ma inutile. Chi mai si farà due chilometri a piedi, con il caldo d’estate o sotto la pioggia d’inverno, per raggiungere Anagnina?”.
L’accusa: “Un’opera senza logica e uno spreco di soldi pubblici”
Il costo dell’intervento, nonostante la modifica sostanziale, resta di 2,8 milioni di euro. “Si potevano usare quei fondi per l’originale ciclopedonale o per un vero collegamento tra la periferia e l’Anagnina, invece si spenderanno milioni per un progetto monco”, attacca ancora l’esponente FdI. E non è tutto. La vicenda lascia aperti diversi interrogativi: chi pagherà gli indennizzi alla ditta aggiudicataria per i lavori mai iniziati? Perché mantenere la stessa metratura di una ciclopedonale se ora sarà solo pedonale? E soprattutto: chi userà davvero un percorso simile?
Domande che restano senza risposta, mentre il cantiere – almeno sulla carta – dovrebbe partire a breve. Ma per molti, l’impressione è che sia solo un modo per salvare un progetto vecchio e difettoso, nato male e finito peggio.