Roma, la Metro C prolunga le prove tecniche: la linea San Giovanni–Colosseo resta in fase di test

Roma metro C

I collaudi tecnici sulla tratta T3 della Metro C, che collegherà San Giovanni a Colosseo, stanno attraversando una fase di estensione importante. Secondo quanto pubblicato da ATAC nella sezione Tempo reale del proprio sito ufficiale, le prove tecniche e le chiusure programmate continueranno fino al 22 settembre 2025.

Nel dettaglio, la comunicazione riguarda l’interruzione del servizio ordinario in orario serale, con l’introduzione di bus sostitutivi (MC e MC3) e orari limitati per l’ultima corsa. Queste modifiche interessano l’intera tratta attualmente in esercizio (Pantano–San Giovanni) e si rendono necessarie per consentire lo svolgimento dei test sulla nuova estensione fino a Colosseo.

Bus sostitutivi e orari ridotti: come cambia il servizio Metro C

Il calendario di ATAC specifica che, a partire da giugno, la Metro C chiuderà anticipatamente in varie giornate, in particolare dal lunedì al giovedì, e nei weekend. Gli ultimi treni partiranno da Pantano alle 20:30 e da San Giovanni alle 21:00. Dopo questi orari, entreranno in funzione i bus sostitutivi MC e MC3, attivi con corse serali fino a mezzanotte e oltre.

L’obiettivo di queste interruzioni è consentire i test di pre-esercizio sulla nuova tratta T3, condizione necessaria per ottenere l’autorizzazione definitiva da parte degli enti di controllo (ANSFISA e Ministero dei Trasporti). Tuttavia, la durata di questi test, inizialmente prevista più breve, si è prolungata, posticipando ogni possibile apertura.

Nessuna data ufficiale da ATAC, ma l’apertura slitta chiaramente oltre settembre

Nonostante il crescente interesse e le aspettative del pubblico, ATAC non ha ancora comunicato alcuna data ufficiale di inaugurazione per la nuova tratta San Giovanni–Colosseo. L’unico dato certo, al momento, è che il periodo di test proseguirà almeno fino al 22 settembre 2025. Questo elemento, seppur non esplicitato direttamente, suggerisce con evidenza che l’apertura al pubblico non potrà avvenire prima di tale data.

Il ritardo, seppur non annunciato formalmente come “slittamento”, è di fatto implicito nella programmazione tecnica e nel prolungamento dei collaudi. L’assenza di comunicati ufficiali lascia intendere che ogni decisione definitiva sarà comunicata solo a test conclusi, presumibilmente tra ottobre e dicembre.