Roma, ladri si travestono da operai e bucano la serranda del bistrot davanti ai passanti: fuga ‘spettacolare’ con i fumogeni
A volte la realtà supera l’immaginazione. A Roma, nel quartiere Centocelle, venerdì sera tre ladri hanno svaligiato un bistrot come se stessero facendo lavori di manutenzione, sotto gli occhi di decine di persone. Nessuno ha pensato che fosse un furto. Nessuno, tranne un ragazzo che ha avuto la prontezza di chiamare il 112.
Il colpo al Centocé Bistrot: “lavoravano” sulla serranda come in un cantiere
Il furto è avvenuto la sera del 5 dicembre al Centocé Bistrot di via Gussone, a pochi passi dalla metro Gardenie. I ladri hanno aspettato che il locale chiudesse alle 20. Poi hanno aspettato ancora: quasi un’ora in silenzio, come se stessero cronometrando i movimenti dei proprietari. Poco prima delle 21 sono entrati in azione. Almeno in tre, incappucciati, casco da speleologo con luce frontale, come se dovessero scendere in una grotta e non dentro un bistrot. Hanno iniziato a bucare la serranda con un frullino, aprendo un varco e forzandola con dei piedi di porco, come in un film, tutto mentre la strada era piena di gente. Una scena surreale: i tre “lavoravano” da dieci minuti buoni, fra scintille e rumore di metallo, e i passanti continuavano a passeggiare o a bere un aperitivo o mangiare nei locali accanto, convinti che fosse un intervento di manutenzione.
Dopo essere usciti ad aprire un varco con frullino e mazze, due dei ladri sono riusciti a infilarsi all’interno del bistrot, mentre il terzo continuava a allargare il buco con un piede di porco. Dentro, i due passavano merce verso l’esterno: gratta e vinci, prodotti, il fondo cassa. Poi, l’ultimo colpo di scena: un fumogeno acceso come allo stadio. Una cortina bianca per coprire la fuga. E infatti, pochi secondi dopo, i tre sono risaliti su un’auto bianca, probabilmente un’Alfa Mito, direzione Prenestina.
Il testimone
L’unico a fermarsi, guardare la scena e intuire che qualcosa non tornava è stato un ragazzo. Ha visto i movimenti sospetti, ha capito che non erano operai, e ha chiamato subito il 112. La polizia è arrivata in pochi minuti, ha raccolto la sua testimonianza e ora sta passando al setaccio le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona per ricostruire il percorso dei ladri e identificare il gruppo.
Il bottino, tra gratta e vinci rubati, denaro contante e merce sottratta, è ancora da quantificare. Ma la serranda spaccata, il frullino, il piede di porco e la fuga lasciata alle spalle disegnano un danno complessivo che si aggira attorno alle decine di migliaia di euro. Un colpo messo a segno con una sfrontatezza disarmante, in una strada popolata e senza che quasi nessuno si accorgesse di cosa stesse succedendo.