Roma, l’annuncio shock sulla Metro per San Pietro: “Attenzione, su ogni vagone ci sono almeno 10 borseggiatori”

Metro A

“Avviso ai passeggeri, attenzione agli oggetti personali. Su questo treno ci sono circa 100 borseggiatori, quindi più di 10 in ogni vagone”. Un annuncio shock, quello dato nella mattina di oggi, 8 maggio, dagli altoparlanti della metro A, alla fermata della stazione Termini, in direzione Ottaviano-San Pietro.

A sentire la voce – presumibilmente del macchinista – del convoglio MA 366.1 migliaia di persone, allibite. “Sapevamo che, soprattutto in questo periodo, tra Giubileo e Conclave, il numero dei borseggiatori era aumentato. Ma non potevamo mai immaginare che potesse essere arrivato a numeri così elevati”, racconta una passeggera.

Borseggi sulle metro, una piaga per Roma

“Inizialmente ho pensato a uno scherzo, ma poi l’annuncio è stato ripetuto più volte, quindi tutti ci siamo convinti che fosse vero. E ognuno ha cominciato a guardarsi intorno con sospetto”, dichiara un’altra passeggera. “Prendo la metro tutti i giorni per andare al lavoro e ogni volta è un’odissea. A parte il viaggiare come sardine e i disagi per i guasti e i ritardi, bisogna sempre stare con mille occhi proprio per evitare di essere derubati e per non finire nel bel mezzo di una rissa. Ormai è diventata una lotta di sopravvivenza”.

I “controlli privati”

Per cercare di contrastare il fenomeno, ormai dilagante, dei borseggiatori e delle borseggiatrici, oltre alle forze dell’ordine, a Roma si muovono gli ormai noti Simone Cicalone e Simone Carabella, con il suo team “Roma sicura”. Entrambi trascorrono intere giornate sui percorsi delle metro A e B, come fanno i malviventi, ma con l’intento opposto, ovvero di sventare i colpi e di mettere in guardia i passeggeri.

Tre giorni fa Carabella ha documentato, dalla fermata della metro B Piramide, “l’entrata in servizio” di una diverse rom. Le giovani borseggiatrici, già note sia a Carabella che alle forze dell’ordine, sono salite sul convoglio diretto a Termini. Ma l’influencer, almeno per quel momento, ha rovinato i loro piani, perché ha iniziato a urlare: “Attenzione, borseggiatrici!”, indicandole chiaramente.

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Le aggressioni violente

E a volte i passeggeri sono “fortunati” quando vengono “solo” rapinati. Perché c’è anche qualcuno che, oltre a essere derubato, viene anche accoltellato, come racconta un turista a Simone Cicalone. L’uomo, vittima di una rapina sulla metro, ha tentato di reagire. E per risposta, è stato accoltellato al torace, vicino all’occhio e alla gola da un latinos, ben noto tra i borseggiatori delle metro. La vittima, però, è riuscita, insieme alla moglie, a fotografare l’aggressore. E Cicalone, riconoscendolo, è andato a cercarlo, trovandolo. Il borseggiatore, nonostante la gravissima aggressione, è tutt’ora libero e circola per le metro in cerca di altre vittime da derubare.