Roma, l’archeotram entra in funzione, permetterà di visitare il centro storico: date e percorso

Roma, l’archeotram entra in funzione, permetterà di visitare il centro storico: date e percorso. L’attesa è finita: l’Archeotram, la nuova linea tranviaria dedicata alla Roma antica, entra ufficialmente in funzione dal 27 giugno 2025. Il percorso della linea 7, pensata per unire mobilità e patrimonio storico, collegherà Piramide a Termini attraverso un tracciato ricco di tappe monumentali.
Il tragitto include dieci fermate, con passaggi presso alcuni dei luoghi più iconici della capitale: Circo Massimo, Colosseo, Domus Aurea, Palazzo Massimo, Parco del Celio, e altri nodi chiave della Roma archeologica. La linea sfrutterà in parte i binari della linea 3 (tra Piramide e Porta Maggiore) e, nella seconda parte, quelli delle linee 5 e 14 fino a Termini.

È già prevista un’estensione futura di circa 220 metri per portare il capolinea da Piramide a piazzale dei Partigiani, rafforzando l’interscambio con la stazione Ostiense.
Un progetto nato 30 anni fa
L’idea dell’Archeotram nasce da lontano. Se ne parlava già nel 1994, quando la visione di un tram immerso nella storia di Roma fu lanciata da urbanisti come Italo Insolera e sostenuta da amministratori locali. Dopo anni di immobilismo, ostacoli tecnici e scarsità di fondi, il progetto ha finalmente trovato una via concreta.
Decisivo il lavoro del progetto Carme (Centro archeologico monumentale), che ha rilanciato l’Archeotram come intervento strategico per connettere cultura e trasporto pubblico. Lunedì 10 giugno 2025, il Comune ha presentato ufficialmente la riqualificazione del Parco del Celio, dove il tram passerà su un innovativo tratto “a verde”. Un’infrastruttura inedita per Roma, che unisce mobilità e paesaggio urbano.
I tram storici Stanga tornano in servizio
A bordo non ci saranno nuovi convogli, ma i gloriosi tram Stanga, costruiti nel secondo dopoguerra e simbolo dell’ingegneria italiana. Restaurati e riverniciati con una livrea rossa, questi mezzi rappresentano un ponte tra il passato e il presente della mobilità romana.
I tram Stanga, le prime vetture articolate interamente progettate in Italia, tornarono protagonisti in Europa tra gli anni ’50 e ’70. La loro scelta per l’Archeotram è una dichiarazione di intenti: recuperare l’identità perduta della rete tranviaria romana, smantellata progressivamente dagli anni ’30 in poi, spesso in favore del traffico automobilistico, con risultati oggi insostenibili.
Biglietto a 1,50 euro e corse ogni 30 minuti
L’Archeotram sarà parte integrante della rete ATAC, con tariffe standard e abbonamenti validi anche per questo servizio. Il biglietto da 1,50 euro permetterà di viaggiare su tutta la linea, per un’esperienza della durata di poco più di un’ora, in un percorso panoramico senza pari.
Nella fase iniziale, il servizio partirà in modalità sperimentale, con una corsa ogni 30 minuti. Un test utile per valutare flussi, criticità e possibilità di estensione. Non sono previste maggiorazioni tariffarie, per favorire l’accesso al servizio sia ai residenti che ai turisti.
Tecnologia e turismo: il futuro è già scritto
La visione dell’Archeotram non si limita al semplice trasporto. È già in fase di sviluppo una applicazione multilingue che accompagnerà i passeggeri nel racconto dei siti storici attraversati. Un’innovazione pensata per trasformare ogni corsa in una visita guidata accessibile.
E lo sguardo si allunga ancora più in là: è in fase di studio un collegamento con l’Appia Antica, sfruttando i binari in disuso della zona Ostiense. Un’espansione ambiziosa, che permetterebbe di includere altri tratti cruciali della storia romana, rafforzando il ruolo del tram come filo conduttore tra le epoche.
Roma riscopre il tram, ma guarda avanti
Con l’Archeotram, Roma inaugura una nuova stagione per il trasporto pubblico: una stagione che riconosce al tram non solo una funzione logistica ma anche un valore culturale e identitario. Dopo decenni di smantellamenti, la città riscopre la forza della mobilità su ferro, rispondendo alla crisi del traffico con un’idea di futuro radicata nella memoria.
Il debutto della linea 7 non sarà solo un evento infrastrutturale, ma un simbolo di rinascita. Un ritorno consapevole alle origini, per rimettere in moto una città che troppo a lungo ha sacrificato la qualità urbana sull’altare dell’asfalto.