Roma, lavori in corso ad Anagnina: utenti tra attese e confusione
Banchine transennate, percorsi provvisori, odore di vernice e martelli pneumatici in sottofondo. Alla stazione Anagnina della Metro A, la riqualificazione prosegue, ma per chi ci passa ogni giorno non è certo un’esperienza comoda. Atac ha avviato una seconda fase di lavori, che interesserà gli spazi interni fino al 5 dicembre.
Nel dettaglio, si interviene su pavimentazioni, impianti elettrici e superfici verticali, con l’aggiunta di opere per la prevenzione delle infiltrazioni, un problema noto in molte stazioni della metropolitana romana.
“Una tappa importante per migliorare l’accessibilità e il decoro urbano”, ha dichiarato l’assessore capitolino alla Mobilità Eugenio Patané.
Parole già sentite. Ma intanto i passeggeri devono fare i conti con disagi quotidiani: ascensori chiusi a rotazione, passaggi stretti, attese più lunghe e corse affollate nei momenti di punta.
Banchine rifatte a metà: prima Battistini, poi gli arrivi
Il cronoprogramma è stato suddiviso in due blocchi. Il primo riguarda la banchina in direzione Battistini, in cantiere fino a metà novembre. Subito dopo, toccherà alla banchina arrivi, con conclusione prevista entro il 5 dicembre.
Nel frattempo, la stazione resta aperta, ma con una viabilità interna ridotta, con conseguente disagio per i pendolari.
Parcheggio ampliato, ma resta il solito caos all’ingresso
Tra gli interventi previsti, anche l’ampliamento del parcheggio di scambio: 258 posti auto in più, per un totale di 2.171 stalli. Sulla carta, un passo avanti per la mobilità integrata. Nei fatti, però, numerosi cittadini lamentano che l’ingresso al parcheggio resta spesso congestionato.
Anagnina è il capolinea sud della Metro A, uno snodo nevralgico per migliaia di pendolari che arrivano ogni giorno da Roma sud e dai Castelli. Non è una stazione secondaria: è un punto chiave del sistema di trasporto romano.
Il restyling era atteso e necessario. Ma se i lavori non vengono accompagnati da una gestione efficiente, il rischio è che i disagi superino i benefici, almeno nel breve periodo.